Petizione firmata Movimento 5 Stelle - Le Cronache
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Petizione firmata Movimento 5 Stelle

Il Comune di Salerno deve introdurre il bilancio sociale partecipato nel proprio statuto. E’ la richiesta del Movimento Cinque Stelle salernitano che, per tutta la giornata di ieri, con un gazebo allestito in piazza Caduti di Brescia, nel quartiere Pastena, nella zona orientale del capoluogo, ha chiesto ai salernitani di firmare una petizione popolare per chiedere maggiore trasparenza ed un rapporto più diretto con i cittadini all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo De Luca.
Fin dalle 10,30 di ieri mattina sono stati numerosi i cittadini, dai più giovani agli adulti, che nonostante il maltempo si sono fermati nella centralissima piazza cittadina, incuriositi dal banchetto e dal manifesto del Movimento Cinque Stelle, il cui rappresentante nazionale è il famosissimo comico Beppe Grillo.  
“La nostra è una proposta di delibera di iniziativa popolare che vuole semplicemente valorizzare la partecipazione democratica nelle scelte dell’amministrazione così come già è previsto dallo statuto del Comune di Salerno. Chiediamo – ha spiegato Pino Buonadonna – l’introduzione nello statuto del bilancio sociale partecipativo che garantirebbe una maggiore responsabilizzazione sul piano della spesa pubblica da parte degli amministratori locali, che devono dare conto ai cittadini del modo in cui utilizzano le risorse pubbliche. La cittadinanza deve partecipare all’attività amministrativa. Non bisogna fare niente di eccezionale ma introdurre semplicemente i regolamenti attuativi degli strumenti democratici già previsti dallo statuto del Comune di Salerno”.
Presenti sotto al gazebo alcuni degli attivisti del Movimento salernitano come Pino Buonadonna, Davide Gatto, Silvia Giordano, Angelo Tofalo, Francesco Virtuoso e Tiziana De Meo. Insomma, quella del bilancio sociale partecipativo è una battaglia che sta molto a cuore al Movimento Cinque Stelle di Salerno, che continuerà anche nelle prossime settimane a farsi vedere nelle piazze salernitane per sensibilizzare il più possibile la popolazione su quello che finora è rimasta una legge dello Stato, ma lettera morta nella prassi amministrativa del Comune di Salerno.