Perché ricordare è vivere - Le Cronache
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Perché ricordare è vivere

Perché ricordare è vivere

Il due giugno 1946 è una data importante per l’Italia; quel giorno, infatti, determinò il passaggio dalla monarchia alla neonata Repubblica. La memoria storica del nostro Paese, però, sembra, a volte, aver dimenticato il vero senso della commemorazione che ogni anno si ripete in questo giorno. Io non dimentico nulla. Anzi ricordo tutto e vado fiero di vivere in un Paese che vanta delle ricorrenze così importanti. Al tempo i voti per la Repubblica furono schiaccianti e solo una minoranza di radicali restò fedele al re; tutti gli altri si ricordarono dei tradimenti del sovrano, che prima diede libero arbitrio al Duce e, poi, nel momento di massima crisi, si rifugiò a Taranto con l’ammiraglio Badoglio, lasciando un copioso numero di Italiani soli a combattere contro il nemico. Non dimenticatelo: il 2 giugno non è solo una data in rosso sul calendario, ma un simbolo, un marchio di libertà che il Nostro Paese porta tatuato sulla pelle. Buon 2 giugno a tutti.

Mattia Vaiano 1Cs