Peppe Desiderio ucciso con trenta colpi di forbice - Le Cronache
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Peppe Desiderio ucciso con trenta colpi di forbice

Peppe Desiderio ucciso con trenta colpi di forbice

Assassinato con delle forbici, trenta colpi circa e poi lasciato esanime nel bagagliaio della Renault Scenic grigia dell’amico nel cortile di casa sua: è morto così il 57enne Giuseppe Desiderio e i carabinieri sono già sulle tracce del possibile killer. Il 57enne, ambulante venditore di verdura a Scafati, era il fratello di Salvatore Desiderio meglio conosciuto come Sasà ‘o barbiere, esponente della criminalità organizzata locale. Un delitto legato con ogni probabilità ad una lite molto violenta tra il 57enne ed un suo collega di lavoro, Pasquale Balzano attualmente indagato e ricercato dai carabinieri. Un litigio per motivi banali sfociato in tragedia. Proprio in questo senso infatti indagano i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, alla guida del maggiore Enrico Calandro e del Capitano Michele Avagnale, coordinati dal pubblico ministero della Procura di Nocera Inferiore, Roberto Lenza. Giunto sul posto, il pm ha subito disposto l’autopsia sul corpo di Giuseppe Desiderio e di concerto con il medico legale hanno trasportato la salma all’obitorio di Nocera Inferiore dove sarà effettuato l’esame autoptico. Il medico legale sul posto ha contato circa 13 colpi inferti violentemente ma era chiaro ce ne fossero altri: il numero preciso di forbiciate inferte saranno stabilite solo dopo l’autopsia ma è chiaro comunque che si sarebbe trattato di un raptus. Un momento di follia non nuovo a Pasquale Balzano,  principale sospettato dell’omicidio avvenuto intorno alle 14 circa di ieri pomeriggio. A trovare il cadavere di Giuseppe Desiderio è stata la sua compagna di origini ucraine Luydmyla Pereiva di ritorno da un lavoro che ha indicato ai carabinieri anche Pasquale Balzano come possibile killer visti i violenti litigi tra i due e le instabili condizioni psichiche dell’uomo. Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’omicidio sia avvenuto nel cortile dell’abitazione di Desiderio in via Lo Porto oppure se il 57enne sia stato ucciso altrove e “riaccompagnato” a casa. La seconda ipotesi, a dire il vero, sarebbe quella meno battuta. Intanto secondo alcuni vicini, proprio accanto a quel gazebo bianco nel cortile di via Lo Porto sarebbe iniziata qualche ora prima una violenta discussione. Poi il silenzio, poi il corpo oramai senza vita. Le indagini intanto proseguono a ritmo serrato. I militari si sono recati intorno alle 15 nell’abitazione di Pasquale Balzano in via Pertini, nelle palazzine Iacp, per parlare con l’uomo e capire cosa fosse realmente accaduto. Balzano però risulta tuttora irreperibile mentre nel suo appartamento sono stati ritrovati elementi riconducibili all’omicidio ed all’arma del delitto che sarebbero bastati al pm Roberto Lenza per iscrivere l’uomo nel registro degli indagati. E’ ricercato oramai da diverse ore senza alcun risultato per adesso. Ma è solo una questione di ore. La notizia della morte di Giuseppe Desiderio ha fatto subito il giro della città: a San Pietro, tutti hanno pensato che la tragica morte fosse connessa alla vita “sui generis” di suo fratello Sasà. Eppure per adesso non ci sono elementi che fanno pensare a qualcosa del genere ma resta solo l’amaro per una morte rapida e violenta avvenuta in pieno pomeriggio. L’autopsia rivelerà senza dubbi altri dettagli importanti su questo decesso che ha straziato ancora una volta la famiglia Desiderio ed in particolare i due figli di Giuseppe, un maschio ed una femmina. In queste ore poi, la caccia all’uomo prosegue incessante.

Valeria Cozzolino