Paky Memoli cerca riconferma: “Sono in campo per rivoluzionare Salerno" - Le Cronache
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Paky Memoli cerca riconferma: “Sono in campo per rivoluzionare Salerno”

Paky Memoli cerca riconferma: “Sono in campo per rivoluzionare Salerno”

di Erika Noschese

Un parco dello sport a Salerno, il completamento del palazzetto polifunzionale e di tutte le altre strutture inerenti le attività sportive e la realizzazione di un grande acquario sullo stile di quello di Genova. Sono alcuni dei progetti che la consigliera uscente Paky Memoli vorrebbe provare a realizzare nella città capoluogo. Ricandidata al consiglio comunale di Salerno nella lista Campania Libera, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli, la dottoressa Memoli in questi anni non si è mai fermata e, in piena pandemia, è partita come medico volontario per aiutare gli ospedali del nord, in forte difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. Consigliere Memoli, lei ha sciolto le riserve e si ricandiderà al Consiglio comunale di Salerno nella Lista Campania Libera. Cosa l’ha spinta a ricandidarsi? “In realtà, le posso confessare, nessuna “riserva” da sciogliere si è mai frapposta tra me e l’intento d’esser candidata al Consiglio Comunale della mia città. Città che amo moltissimo. Con entusiasmo prendo parte a queste importantissime elezioni amministrative e ciò che più mi spinge a rinnovare l’impegno politico è la ferrea volontà di garantire ai miei concittadini un concreto miglioramento della Qualità di vita. Essenziale a tal scopo è tenere sempre elevato il livello di attenzione alla sicurezza cittadina, così come voglio che si dedichi sempre maggiore attenzione alla pulizia ed al verde pubblico, anche coinvolgendo gli abitanti quartiere per quartiere”. In questi cinque anni, lei ha lavorato ma sempre in maniera oggettiva e quando c’era da bacchettare l’amministrazione non si è tirata indietro. Cosa non le è piaciuto? “Talvolta ho ritenuto doveroso intervenire fattivamente laddove si siano verificati oggettivi casi di malfunzionamento o, peggio, di reale inefficienza della “cosa pubblica” (Res Publica) e di certo non mi son piaciuti episodi come quello di Salerno Pulita nel 2015 od altri simili. In epoca di pandemia va sottolineato come e quanto non mi sia piaciuto, nell’agosto del 2020, rilevare che Salerno fosse ancora sprovvista di una Usca (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) ed è stato per me urgente ed essenziale “bacchettare” chi di dovere, in Asl e Consiglio Comunale, affinché si trovasse immediato rimedio a tale assurda mancanza. Poi di fatto, col sindaco Napoli, sono stata presente all’inaugurazione dell’Usca di Salerno presso la Vigor”. Un bilancio personale di quest’amministrazione ormai giunta al termine? “Personalmente sono sempre fortemente autocritica e pretendo il meglio dal mio operare sia nella professione medica, sia in virtù del mio impegno in politica. Ragion per cui punto alla crescita continua in entrambi gli ambiti ed in tal senso ritengo soddisfacente il “bilancio” finale del mio contributo a questa amministrazione ormai uscente. In fin dei conti esser stata designata da molti consiglieri di Comuni della nostra Provincia a far parte anche del Consiglio Provinciale, con delega alla Cultura, Beni culturali e Turismo, mi rende fiera ed è uno tra i tanti segnali d’aver svolto bene il mio lavoro. Le soddisfazioni migliori, tuttavia, giungono sempre e comunque dall’apprezzamento della gente. E questo, lo affermo con particolare orgoglio, non è mai mancato”. In questo anno e mezzo di pandemia tante sono le difficoltà per le amministrazioni comunali. Lei ha qualcosa da rimproverare all’amministrazione Napoli? “Occorre subito eliminare qualsiasi dubbio a tal proposito: il covid e la pandemia conseguente, sono stati ben più gravi e gravosi del peggior “fulmine a ciel sereno” da affrontare per cittadini ed amministrazioni ovunque nel mondo. Ho avuto il privilegio di esser stata parte attiva tra i medici volontari nelle zone rosse, pur a costo di mettere al contempo a repentaglio la mia stessa vita, contribuendo si a salvare vite, ma anche a verificare “sul campo” quanto sia stato arduo per Enti e strutture pubbliche, affrontare e combattere tale mostruoso nemico. Vincenzo Napoli, alla stregua di tutti i suoi colleghi Sindaci in Italia, ha dovuto impegnarsi a fondo in una situazione assolutamente imprevista ed imprevedibile. E lo ha fatto con la dignità, la competenza e l’impegno che nessuno può contestargli. Ho già su espresso la mia battaglia per l’Usca e l’inconcepibile ritardo nel costituirla e renderla fruibile alla cittadinanza, rivolta “contro” lui quale primo cittadino ed al Direttore Generale dell’Asl Salerno. Entrambi han dato comunque immediata concreta risposta”. Se dovesse essere rieletta da dove vorrebbe ripartire? “Ripartirei, con ancor ulteriore determinazione, dal coinvolgere sin da subito anche l’opposizione politica, nelle progettualità ed in tutte le imprese realizzative di miglioramento della città e benessere della cittadinanza. Questo mi deriva dal prezioso insegnamento del nostro presidente Vincenzo De Luca, cui va sempre il mio pensiero e la mia gratitudine”. C’è un progetto che vorrebbe portare avanti? “Voglio davvero ringraziarla per questa domanda, in quanto mi dà l’opportunità di ribadire pubblicamente un progetto di cui parlo con i miei più stretti collaboratori e che mi sta molto a cuore. Da tempo mi piacerebbe realizzare qualcosa di straordinario che manca a Salerno in modo oramai improcrastinabile: un parco dello Sport. Completo di palazzetto polifunzionale e di tutte le altre strutture inerenti le attività sportive. Ad uso delle squadre cittadine iscritte nei vari campionati ed usufruibile dall’intera comunità cittadina. Concludo con una considerazione ed un “sogno nel cassetto”. Salerno è una splendida città sul mare ed al mare va dedicata sempre maggiore attenzione, sia in termini di pulizia delle acque, sia riguardo a ciò che dal mare si può ottenere. Chi da anni ben mi conosce sa quanto tra i miei progetti per arricchire l’offerta della nostra amata città, ci sia la realizzazione di un grande Aquario, sullo stile di quello di Genova. Resterà solo un sogno…chissà?”.