Paganese: De Sena, bomber e portiere - Le Cronache
Sport Paganese

Paganese: De Sena, bomber e portiere

di Marco Orlando Ferraioli

Autolesionista. E’ l’aggettivo migliore che rappresenta l’avvio in campionato della Paganese del tecnico Agenore Maurizi. Nella gara di domenica con il sufficiente Pontedera, gli azzurrostellati si sono fatti letteralmente male da soli: prima con Meola con la più classica delle autoreti e poi con Toppan che,a novantesimo inoltrato, sbaglia la chiusura su Grassi costringendo il numero uno azzurrostellato ad ‘abbatterlo’. Inesperienza, superficialità e un inspiegabile calo di concentrazione: il mix ‘perfetto’ che ha costretto la Paganese al secondo ko consecutivo. Così come avvenuto al “Vigorito” sul banco degli imputati è finito il difensore Juri Toppan, apparso indeciso in un paio di circostanze, e protagonista dei due svarioni difensivi. Avrà molto da lavorare così il tecnico Maurizi: non basterà incentrarsi soltanto sugli aspetti tecnico-tattico ma servirà concentrarsi sulle menti dei calciatori per far si che la concentrazione duri fino al triplice fischio finale. Bisognerà plasmare la giovane Paganese, che finora è scesa in campo con l’età media più bassa dell’intera Lega PRO, sperando che gli ultimi arrivati, Panariello, Iraci e Novothny riescono a fornire quel quid in più necessario alla compagine di patron Trapani. Se per Toppan la gara è da dimenticare, discorso opposto per De Sena, autore del momentaneo pari e protagonista nei minuti finali. L’attaccante ex Ebolitana, infatti, dopo l’espulsione di Svedkauskas ha indossato i guantoni da numero uno senza però perdere l’occasione per colpire in attacco. “Da piccolo mi dilettavo a giocare anche tra i pali, così mi sono proposto assumendomi le responsabilità del caso. Purtroppo siamo stati sfortunati. Qualche minuto dopo sugli sviluppi del calcio d’angolo avrei potuto pareggiare. Non sono riuscito, però, ad indirizzare la sfera dove volevo nonostante l’abbia colpito bene”. L’attaccante analizza poi la prestazione della squadra. “Abbiamo fatto tutto noi nel bene e nel male venendo condannati da quell’evitabile calcio di rigore. Non dobbiamo, però, abbatterci, il campionato è lungo. Dobbiamo ripartire dalla determinazione mostrata nella ripresa”. Azzurrostellati che si sono ritrovati al “Torre” nella mattinata di ieri
sostenendo, come da programma, una seduta pressochè defaticante. Quest’oggi l’intera squadra usufruirà di un’intera giornata di riposo per poi sostenere domani una doppia seduta a cui parteciperà anche l’ungherese Soma Novothny, che
ha concluso il ciclo di fisioterapia a Castelvolturno dopo la distorsione alla
caviglia