Non ha sortito particolari effetti in classifica il ko contro il Lecce. La Paganese mantiene i quattro punti di vantaggio sulla zona play out e può festeggiare il fatto che alle proprie spalle non si è mosso praticamente nulla. Ha perso il Melfi sabato, mentre ieri hanno perso anche Messina, Cosenza e Lupa Roma. Non cambia molto in classifica e questa può essere una piccola soddisfazione per la truppa azzurrostellata. Ma naturalmente non si può attendere ogni volta un piacere dagli altri campi. La squadra di Sottil deve tornare a correre. Sin dal prossimo match in casa della Juve Stabia. Le vespe non vivono un momento esaltante di forma e allora Girardi e compagni proveranno ad approfittarne. Ma se sulla carta il pronostico può sembrare scontato, la Paganese dopo la sfida del menti ha tre gare assolutamente da non sbagliare. In casa col Cosenza, poi a Melfi e infine con l’Ischia al Torre. Tre scontri diretti che potrebbero lanciare definitivamente la squadra di Sottil verso la salvezza diretta. Per riuscirci però la Paganese deve ritrovare la via del gol. E’ questo il vero problema degli azzurrostellati che nelle ultime otto gare hanno segnato quattro gol. manca il bomber, considerato che il capocannoniere della squadra resta Caccavallo, passato alla casertana con quattro reti in compagnia di Girardi. Tre reti le ha segnate Calamai, due a testa per Herrera, passato al Lecce e Deli, da tempo infortunato. Poi un gol a testa per Aurelio e Longo, gli ultimi arrivati, per De Liguori che ha rescisso, per Armenise di cui si sono perse le tracce e per Vinci e Tartaglia. 212 gol in tutto per uno dei peggiori attacchi del girone C. Peggio hanno fatto Savoia, Ischi a e Aversa che hanno segnato venti reti e la Reggina, ferma a quota 17 ma apparsa in gran crescita dopo il mercato invernale. Proprio quel mercato invernale che per motivi di budget, rischia di aver indebolito troppo la squadra azzurrostellata. A meno di non trovare subito i giusti correttivi.
