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Ottenuti i dati sui tamponi effettuati dalla Ebris: solo 12 positivi nelle scuole di Salerno

Ottenuti i dati sui tamponi effettuati dalla Ebris: solo 12 positivi nelle scuole di Salerno

di Monica De Santis

12 positivi su 6909 tamponi effettuati. Sono questi i dati della campagna effettuata dalla Ebris su indicazione del Comune di Salerno nel periodo in cui le scuole di ogni ordine e grado sono state riaperte. Dati che da tempo venivano richiesti al Comune di Salerno e che non si riusciva ad ottenere. Alla fine con l’audizione del dirigente Pubblica Istruzione la Commissione Trasparenza ha terminato l’indagine circa i tamponi scolastici effettuati dalla Ebris, nel mese di riapertura delle scuole, su sollecitazione anche dell’associazione Codacons Salerno. In particolare, dopo aver nominato nelle precedenti sedute i due relatori nei consiglieri Celano e Guerra, ed aver proceduto a raccogliere informazioni presso i dirigenti Di Domenico (Politiche Sociali) e Candito (Affari generali), ieri il Presidente Antonio Cammarota ha disposto l’audizione del dirigente Durante (Pubblica Istruzione). Nel corso dell’audizione, è emerso che Ebris aveva offerto uno screening di tamponi scolastici per il Comune di Salerno per studenti, docenti e personale ata per una platea stimata di 15.000 unità, di cui son stati tamponati dal 15 febbraio al 27 febbraio data di chiusura delle scuole, 6909 soggetti da cui son risultati solo 12 positivi, e che non ci son costi a carico del Comune essendo il rapporto Ebris con la Regione Campania. Per questo motivo il Codacons, ancora una volta, rimarca a gran voce la gravità di tali episodi, in considerazione del terribile periodo storico di grave crisi economica che stiamo vivendo. L’avvocato Matteo Marchetti Vice segretario nazionale Codacons dichiara “Come associazione prendiamo atto delle risultanze della Commissione Trasparenza che con rapidità ha svolto un egregio lavoro e ribadiamo il nostro convincimento che sulla base di questi dati le scuole non dovevano essere chiuse, che il numero di casi non era così alto da imporrre la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado, si è scelto di far contrapporre genitori pur di non comunicare i dati solo per diktat provenienti dall’alto, si è voluto agire dividendo senza porre in essere azioni volte a rassicurare I cittadini, si è pensato solo a demonizzare la scuola, ci dobbiamo poi chiedere a cosa sono serviti i soldi pubblici per i tamponi? le decisioni prese sono state palesemente contraddittorie. – prosegue ancora l’avvocato Marchetti – Adesso dobbiamo conoscere i dati nelle altre città campane. Ma dobbiamo anche capire come mai da due settimane l’Asl non fornisce tempestivamente i dati sui casi covid in città e in provincia e come mai da un paio di giorni si è deciso di iniziare la campagna vaccinazione al Santa Caterina / Amendola per gli anziani, senza prevedere spazi al coperto dove far attendere le persone in attesa di essere vaccinati”.