Ora la Barone prova a conquistare tutti - Le Cronache
Attualità Politica

Ora la Barone prova a conquistare tutti

Ora la Barone prova a conquistare tutti

di Erika Noschese

Un incontro privato per provare ad assicurarsi il sostegno di liste civiche ancora in dubbio. Buona la prima per la dirigente scolastica dell’Alfano I, Elisabetta Barone che, ieri sera, nell’atrio dell’oratorio San Paolo ha incontrato attivisti e simpatizzanti della civica Salerno in Comune. Con loro, un dialogo informale per provare a capire se possono o meno far parte di una coalizione che, oggi, vede accanto alla preside Barone già otto liste. Al momento, nulla di ufficiale è emerso ma a quanto pare Gianluca De Martino, fondatore della civica, sarebbe pronto a fare un passo indietro rispetto alla sua candidatura alla carica di primo cittadino e sostenere la dirigente scolastica che ha già ottenuto pieno sostegno, o quasi, dalla chiesa cattolica. La preside, unica candidata donna, può contare sul sostegno di Salerno Viva e Azione, ovvero i consiglieri che compongono il gruppo Oltre con Donato Pessolano e Nico Mazzeo (ufficialmente iscritti ad Italia Viva), Corrado Naddeo, Leonardo Gallo e Antonio D’Alessio di Azione; Davvero con il consigliere uscente Giuseppe Ventura, Primavera Salernitana e Salerno in Comune, Liberi e Uguali. Intanto, si fa sempre più insistente la voce che vedrebbe il Movimento 5 Stelle pronto a scendere in campo a sostegno della dirigente scolastica, con una sua lista dopo il mancato accordo raggiunto con LeU che ha deciso, senza alcun dubbio, di sostenere l’unica candidata sindaco. Al momento, nulla è ancora definito: la Barone, infatti, non avrebbe ancora ufficializzato né firmato la sua candidatura proprio perchè prima prova ad avere un confronto con tutte le realtà che girano intorno alla sua coalizione ma ha più volte confermato la sua piena disponibilità a scendere in campo per provare a strappare la fascia tricolore al primo cittadino uscente, Vincenzo Napoli e mettere una donna a capo di Palazzo di Città, mettendo fine al potere deluchiano in quello che, da sempre, è stato il suo fortino.