Operai di Arechi Multiservice sul piede di guerra: «Cattiva gestione, la società sta per fallire» - Le Cronache
Extra

Operai di Arechi Multiservice sul piede di guerra: «Cattiva gestione, la società sta per fallire»

Operai di Arechi Multiservice sul piede di guerra: «Cattiva gestione, la società sta per fallire»

Antonio Iovino

Gli operai di Arechi Multiservice continuano la loro battaglia per le mensilità non pagate, rimborsi delle quote della cassa integrazione degli ultimi 5 anni mancati e che rivendicano la ricapitalizzazione dell’azienda, quest’ultima fondamentale per “andare avanti”. Presenti all’incontro di ieri presso la sede di Rifondazione comunista, gli operai Gerardo Cozza e Carmine De Sio, il consigliere comunale Giampaolo Lambiase, la segretaria provinciale del partito Loredana Marino, Emilio Sparano dei “Giovani Comunisti” e Angelo Orientale, militante di “Rifondazione Comunista”. Sono proprio le parole di quest’ultimo ad aprire la conferenza il quale afferma: “Parliamo di una società per nulla trasparente, gli stessi lavoratori non riescono ad ottenere in nessuna maniera, le carte ufficiali ed uno dei compiti che come partito ci siamo posti è quello di reperire questa documentazione. Gli Enti locali, grazie a questi operai, hanno potuto garantire una serie di servizi fondamentali che per legge avrebbero comunque dovuto fornire; l’Arechi Multiservice, così come altre, è un’azienda che al punto di vista del mercato, potrebbe avere un’attività fiorente ma per una pessima gestione si trova in difficoltà. Ad esempio, fino a poco tempo fa, si riusciva a non far cadere letteralmente a pezzi le scuole della provincia di Salerno grazie all’opera di manutenzione di questa società, ultimamente il servizio è stato ridotto solo a 15 unità per tutto il territorio provinciale ed inoltre, i lavoratori, intervengono senza possedere neanche il materiale necessario per la manutenzione. Orientale, quindi, conclude dichiarando: “Chiediamo pubblicamente all’amministratore unico Tono, di rendere pubblico l’ultimo bilancio da lui redatto, i temi del concordato preliminare che ha proposto con l’assenza della Provincia e di rendere pubblico l’eventuale piano di rilancio e il cosiddetto piano industriale della società”. In seguito è intervenuta Loredana Marino che ha affermato: “Il bilancio del 2017 è stato chiuso in attivo, ciò non dovrebbe portare ad uno stato di emergenza sugli stipendi dei lavoratori. Siamo arrivati all’assurdo. Ritengo che il mondo della politica, che assicura in maniera paternalistica, non risolve il problema, con la pacca sulla spalla ed un intervento verbale non si risolve nulla”. La segretaria provinciale poi aggiunge: “Segnalo che nell’azienda, come sindacato di categoria c’è la Fiom. Dico ciò per sottolineare la straordinarietà negativa del fatto che dei dipendenti dell’Arechi Multiservice, abbiano il contratto metalmeccanico pur non essendolo ed una delle contraddizioni del caso è che costoro non avranno la cassa integrazione”. “A questo tavolo dovrebbero necessariamente sedere le maestranze, la Provincia, l’azienda e i sindacati presenti in quest’ultima e sarebbe necessario anche l’intervento del Governo. Infine, sempre la segretaria provinciale del partito afferma: “Si vocifera che l’Arechi Multiservice sia in procinto di fallire. Se ciò accadesse avremmo 104 lavoratori in mezzo alla strada e il rischio del dissesto economico della provincia. Non ho delle sicurezze e non vogliamo procurare un falso allarme ma ciò è gravissimo ed è per questo che incalzo sugli atti e tavolo istituzionale, perché solo così si possono capire la situazione”. Chiude la conferenza stampa l’operaio Gerardo Cozza: “Se lo Stato non manda i soldi alla Provincia, noi falliremo. Oggi, qui, chi c’è come rappresentante del Governo al quale possiamo chiedere cosa hanno intenzione di fare nell’immediato? Avevamo inviato tutte le forze politiche e fatta eccezione per il consigliere comunale Giampaolo Lambiase, non si è presentato nessuno”.