- Omicidio Lettieri: prelievi per Dna del 17ennePubblicato 23 ore fa
- Criminalita’: Libera, le mani delle mafie sui porti italianiPubblicato 1 giorno fa
- La Salernitana torna a sorridere sotto la pioggia, 2-0 all’ex BredaPubblicato 3 giorni fa
- ‘Ndrangheta: Maxi blitz Indagato il segretario nazionale dell’UdcPubblicato 5 giorni fa
- Ambulanze e pompe funebri, arrestato Squecco, indagata dirigente dell’AslPubblicato 6 giorni fa
- Camorra: ambulanze e pompe funebri, sequestro estero. 10 arrestiPubblicato 6 giorni fa
- Salernitana senza anima, 5 schiaffi dall’EmpoliPubblicato 1 settimana fa
- Coop, altri cinque avvisi di garanzia: coinvolti assessore e consiglierePubblicato 1 settimana fa
- Terremoto, Villani (M5S): Per Comuni provincia Salerno sbloccati fondi post sismaPubblicato 1 settimana fa
- Piero De Luca: “Sorpreso da proposta acquisto ex Tribunale a fini immobiliari”Pubblicato 1 settimana fa
Omicidio Fornelle: chiesti 21 anni per Daniela

Ventuno anni di carcere. Questa la pena chiesta dal pubblico Ministero Elena Guarino a carico di Daniela Tura De Marco, accusata di concorso morale nell’omicidio del padre. Eugenio Tura De Marco fu ucciso una sera di febbraio del 2016 nella sua abitazione del rione Fornelle, nel centro storico di Salerno. Per quella morte è stato condannato a 16 anni dalla Corte di Appello, l’allora fidanzato di Daniela Tura De Marco, Luca Gentile. Questi colpì al fianco ilmeccanico del centro storico a seguito di un’avances sessuale. Ieri mattina, il pubblico ministero ha definito la ragazza: “Forte e fragile, tenera e terribile”. Durante la requisitoria il magistrato titolare dell’inchiesta ha ripercorso la vita di Daniela Tura De Marco, il suo doloroso vissuto fatto di abusi, maltrattamenti, violenze fisiche e sessuali poste in atto da coloro di cui maggiormente si fidava: i genitori. Esperienze negative che hanno profondamente segnato la ragazza che secondo il Pm avrebbe poi istigato in qualche modo Luca Gentile. Il vissuto di Daniela fatto di lacrime e dolori i parto lo aveva raccontato lei stessa nel corso di una delle tante udienza. Sentita come test tra le lacrime aveva ripercorso la sua fanciullezza ed adolescenza descrivendo quanto era stata costretta a subire a partire dalla separazione dei genitori. Poi l’arrivo di Luca Gentile nella sua vita che in qualche modo rappresentava la svolta,era amata. Fino a quella maledetta sera. Ieri mattina, l’imputata difesa da Antonietta Cennamo e Francesco Saverio Dambrosio era presente in aula.