Offese i dipendenti, sospeso il Prefetto Salvatore Malfi - Le Cronache
Cronaca Primo piano Salerno

Offese i dipendenti, sospeso il Prefetto Salvatore Malfi

Offese i dipendenti, sospeso il Prefetto Salvatore Malfi

Brigida Vicinanza

Umiliazioni e offese ai propri dipendenti, ma anche commenti sessisti e ingiurie. Scatta la sospensione dall’incarico per il prefetto della Provincia di Salerno. La Procura di Vercelli ha infatti sospeso da ieri e per tre mesi dal suo incarico l’attuale prefetto di Salerno Salvatore Malfi, che non potrà “operare” in città per tutto il periodo indicato. La misura caute- lare è stata applicata per il reato di abuso d’ufficio nei confronti dei suoi più stretti collaboratori, com- messo da Malfi quando era prefetto di Vercelli, ovvero tra l’agosto del 2011 e maggio 2016, periodo che precede il suo arrivo a Salerno. Malfi avrebbe “in una pluralità di occasioni ingenerato un clima di costante terrore e di estrema tensione negli uffici prefettizi”. “In particolare – spiegano dalla Pro- cura – l’indagato era solito rivolgersi ai dipendenti con espressioni ingiuriose, a sfondo sessista, umilianti e denigratorie, utilizzando toni e atteggiamenti discriminatori e minacciandoli finanche di morte”. Tra le accuse di cui dovrà rispondere Malfi, formalizzate al termine di un’indagine coordinata dal pm Davide Pretti e condotta congiuntamente dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza di Vercelli, figurano anche i “delitti contro l’assistenza familiare e contro la persona”. Un clima di terrore e tensione, quindi, negli uffici prefettizi dove dipendenti e collaboratori erano costretti a lavorare e ad operare, come si apprende dalle indagini della Procura. Il provvedimento – prosegue la Procura – rientra in un più ampio contesto di indagine nel settore della spesa pubblica, con particolare riferimento alla gestione del servizio per l’accoglienza dei richiedenti asilo, nell’ambito del quale sono emersi gravi indizi di reato in relazione a delitti contro la pubblica amministrazione, quali turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio”.