Nuova condanna per Raffaele Grillo - Le Cronache
Cronaca

Nuova condanna per Raffaele Grillo

Nuova condanna per Raffaele Grillo

Condannato ad un anno e mezzo. E’ finito nuovamente nei guai Raffaele Grillo. Il salernitano, già condannato (otto anni e sei mesi in primo grado) per il rogo del treno Piacenza-Salerno che provocò il 24 maggio 1999 quattro morti, si è ritrovato davanti ad un giudice del Tribunale di Salerno per una questione che con il mondo del tifo non ha nulla a che fare. Il trentaseienne, ad inizio anno, fu sorpreso delle forze dell’ordine in possesso di un notevole quantitativo di marijuana, hashish e cocaina. Grillo venne immediatamente bloccato e gli inquirenti non hanno ritenuto esausistiva la tesi difensiva secondo la quale si era procurato le sostanze stupefacenti per uso personale. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio avviata dal pubblico ministero titolare dell’indagine. L’altro giorno l’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Salerno Maria Zambrano. Il legale difensore ha chiesto ed ottenuto l’ammissione al rito alternativo del patteggiamento per Raffaele Grillo. In sede di udienza l’avvocato ha avuto il via libera dal pm per patteggiare la pena a diciotto mesi di carcere. Al termine della camera di consiglio il Gup del Tribunale di Salerno, Maria Zambrano, ha sciolto le riserve ed ha accolto in toto la richiesta avanzata dall’avvocato in accordo con il pm. Dopo la tragica vicenda del rogo del treno e le condanne gli autori di quel folle gesto all’interno della galleria Santa Lucia (che collega Nocera a Salerno) sono incappati in un’escalation di disavventure giudiziarie con la droga minimo comune denominatore. Non solo Raffaele Grillo ma anche l’altro principale imputato, Massimo Iannone, ha avuto problematiche legate allo spaccio delle sostanze stupefacenti. Quest’ultimo ha seguito un lungo e tortuoso percorso per diventare donna. Per un lungo periodo, tra l’altro, Iannone si era prostituito in zona Arechi. In occasione delle ultime udienze nelle quali è stato chiamato in causa come imputato si è presentato in aula in abiti femminili.