Notte di follia al Dolcevita: Lucich e Noschese in manette. Il figlio minorenne del boss si consegna - Le Cronache
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Notte di follia al Dolcevita: Lucich e Noschese in manette. Il figlio minorenne del boss si consegna

Sono stati incastrati dalle telecamere gli autori della folle sparatoria messa a segno sabato notte davanti alla nota discoteca della costa sud “Dolcevita”.  E’ stato il 22enne salernitano Salvatore Lucich a premere il grilletto e ad esplodere quattro colpi di pistola ferendo due buttafuori ed un cliente del locale. Il giovane è stato infatti il primo ad essere fermato dai carabinieri del reparto operativo di Salerno e della compagnia di Battipaglia, coordinati dal colonnello Francesco Merone e dal capitano Giuseppe Costa. In stato di fermo è finito anche Valerio Noschese, 26 anni, nipote di Antonio Noschese alias Pupatella indagato per la rissa scatenatasi dopo la sparatoria, mentre è attualmente al vaglio degli inquirenti la posizione di un minorenne, figlio di un noto pregiudicato salernitano, che ieri vistosi braccato dai carabinieri, si è costituito in caserma al fianco del proprio legale, l’avvocato Silverio Sica. I tre indagati tra oggi e domani potrebbero presentarsi davanti al Gip. Gli inquirenti, nel giro di poche ore, hanno così chiuso il cerchio sulla folle notte di violenza che ha seminato il panico tra centinaia di giovani salernitani che si trovavano al “Dolcevita” per trascorrere una serata di divertimento. Secondo la prima ricostruzione a scatenare la violenza dei balordi sarebbe stato il rifiuto dei buttafuori di far accedere il gruppetto, in evidente stato di ebbrezza, all’interno del locale. Gli addetti alla security, infatti, vedendo i tre giovani in preda ai fumi dell’alcol avrebbero negato l’accesso al locale. I tre, però, non si sarebbero dati per vinti ed avrebbero tentato di accedere alla pista attraverso la spiaggia. Anche questo tentativo, però, sarebbe fallito. Sarebbe quindi bastato questo a far scatenare la folle reazione. Giovani e spregiudicati, i tre protagonisti del violento episodio sono da tempo “monitorati” dagli inquirenti. Valerio Noschese, volto già ben noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto più volte per episodi legati allo spaccio di stupefacenti. Anni fa fu acciuffato insieme con Luigi Mercadante e Marco Milo mentre sfrecciava lungo via Belvedere a bordo di un’Audi risultata poi di proprietà di Mercadante. Immediata scattò la perquisizione in seguito alla quale gli agenti della Mobile rinvennero 62 grammi di cocaina sigillati in un sacchetto di plastica nascosto tra le pieghe dell’abitacolo ed una pistola, una “Browing” calibro 7.65, risultata rubata dopo un controllo al terminale, a Roma.

 Trasferiti in questura, per i tre corrieri – Milo, Noschese e Mercadante – scattò l’arresto con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale d’armi e ricettazione.

 Ma Valerio Noschese, nonostante la giovanissima età, può annoverare un lungo curriculum: nel novembre 2008 fu tratto in arresto ancora una volta con Marco Milo dai Falchi della Squadra Mobile nel rione Calcedonia mentre stava concordando una cessione di sostanza stupefacente mediante una chiamata con un apparecchio pubblico.  La droga, undici involucri termosaldati con all’interno dosi di cocaina per un peso complessivo di sei grammi, era nascosta nel vano porta-oggetti della Vespa 50 sulla quale i due giovani viaggiavano. 

 

21 maggio 2013