Non regge al dolore: radiologo si suicida come la compagna - Le Cronache
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Non regge al dolore: radiologo si suicida come la compagna

Non regge al dolore: radiologo si suicida come la compagna

Brigida Vicinanza

Non accettava la morte della “compagna”, la donna di cui si era innamorato dopo la separazione dall’ex moglie e aveva deciso di mettere fine alla sua vita allo stesso modo con cui la donna lo aveva fatto un mese fa. Angelo Epifanio, un tecnico di radiologia, dipendente dell’ospedale Castiglione di Ravello, è stato ritrovato senza vita nel bagno dell’ospedale da un collega, ieri pomeriggio. Una ferita lacero-contusa alla nuca ha fatto da subito pensare ad una caduta accidentale. Ma la depressione che aveva colpito l’uomo da tempo e la sua perdita di peso improvvisa ha messo da subito in allarme i colleghi. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Amalfi, agli ordini del capitano Roberto Martina che hanno eseguito i rilievi del caso ed hanno disposto da subito l’autopsia sul corpo del 61 enne di Cava de’ Tirreni. Dopo poche ore il medico legale ha restituito la salma ai parenti, constatando le cause del decesso. L’uomo avrebbe assunto un numero elevato di farmaci antidepressivi che di conseguenza gli avrebbero causato un arresto cardiaco proprio nel momento in cui era nel bagno dell’ospedale. In seguito all’arresto cardiaco infatti l’uomo sarebbe caduto in terra battendo la testa e morendo sul colpo. I Carabinieri hanno scavato nella vita privata del medico ed avrebbero rilevato infatti la sua volontà di suicidarsi a seguito poi del suicidio della donna di cui si era innamorato e che lavorava nello stesso ospedale come infermiera. La donna, che da tempo soffriva di un brutto male, dopo aver saputo dell’aggravarsi della sua situazione probabilmente, decise di farla finita più di un mese fa e fu ritrovata con un laccio emostatico al braccio nella sua abitazione di Tramonti. Ma le cause del decesso della donna sono ancora al vaglio degli inquirenti, soprattutto dopo il ritrovamento di una lettera della stessa. A dare l’allarme a maggio fu un collega della donna e chissà se non fu proprio Angelo Epifanio che lavorava nello stesso ospedale. Ma adesso il tecnico di radiologia, dopo una lunga fase di depressione e dopo aver scritto anche lui una serie di lettere, poi ritrovate dai Carabinieri ieri, ha deciso di farla finita probabilmente nello stesso luogo in cui aveva conosciuto la donna. L’uomo, il 61enne di Cava de’ Tirreni, aveva due figli con l’ex moglie. E adesso però lascerà sicuramente un segno indelebile tra quei colleghi che lo hanno visto star male e hanno cercato di aiutarlo in tutti i modi per evitare che finisse così. Stimato professionista e soprattutto ben voluto da tutti. Ma probabilmente, la fine della donna di cui si era innamorato, era un peso troppo grande da sopportare per Angelo Epifanio, che non ce l’ha fatta e ha messo da solo un punto alla sua sofferenza e al suo dolore che provava da quel primo maggio.