«Non è stata detta tutta la verità» - Le Cronache
Cronaca Attualità

«Non è stata detta tutta la verità»

Pina Ferro

“Ho fiducia nella giustizia ma questa deve essere veloce. Nessuno può scappare da ciò che è stato fatto”. Aniello Senatore, fratello di Fabrizio, il camionista 47enne deceduto a Nocera Inferiore dopo essere stato travolto a retromarcia dall’auto di Domenico Senatore, pur confidando nel lavoro degli investigatori, pone dubbi ed interrogativi. A suo parere vi sono alcuni elementi della ricostruzione dei fatti che non lo convincono. Aniello Senatore è stato sulla scena dela tragedia, ha assistito a tutte le operazioni di recupero della salma del fratello. Il germano pone molti interrogativi circa le dichiarazioni rese sia da Domenico Senatore che da Antonio Caramico (questi sarebbe stato inviato dal camionista a Nocera per controllare la ex). «Nel corso della notte venne a prendermi a casa il Caramico. Non mi disse che mio fratello era deceduto. Mi portò sul luogo dell’incidente e mi raccontò che poco prima lui si trovava lì e che dopo aver udito un rumore forte era fuggito. Eppure c’è una cosa che non riesco a capire. Questo ragazzo dice che si è spaventato. Io se ho paura mi allontano è basta invece lui ha ragionato con estrema freddezza». Caramico, era giunto sul luogo del sinistro in moto con Fabrizio Senatore.«Sul luogo dell’incidente vi era, gettato sull’asfalto, solo il casco di mio fratello. Pare che il Caramico abbia spinto la moto per circa 500 metri. Poi ha lasciato la moto ed è salito a bordo dell’auto di mio fratello con la quale è venuto a prendermi. Se ti spaventi e scappi, non pensi di cambiare veicolo». Aniello Senatore precisa che quando lui è arrivato sul luogo della tragedia la moto non vi era. Non c’era alcuna moto dinanzi alla macchina. Per Aniello Senatore Antonio Caramica forse ha omesso di raccontare qualche particolare. «Ci sono troppe cose che non tornano come ad esempio il fatto che il vano porta oggetti lato passeggeri, a seguito dell’urto si sarebbe dovuto magari aprire, invece io ho notato che lo stesso era rotto. come se qualcuno vi avesse fatto forza contro. Questo mi fa pensare che sull’automobile oltre a Domenico Senatore vi fosse anche un’altra persona». Aniello Senatore, e convinto che Domenico conosceva Fabrizio e che quest’ultimo si sia fatto riconoscere. Inoltre, coglie l’occasione anche per rassicurare Filomena Senatore, ex compagna di Fabrizio. Sembra che la donna nei giorni scorsi abbia dichiarata di temere ritorsioni da parte della famiglia del camionista deceduto. «Noi non facciamo alcuna ritorsione. Chiediamo solo che venga fatta giustizia. Vogliamo che questa arrivi in tempi brevi»