Nocerina, adesso esplode la contestazione - Le Cronache
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Nocerina, adesso esplode la contestazione

 Clima incandescente in casa rossonera alla ripresa degli allenamenti: la contestazione temuta dai calciatori dopo la fragorosa sconfitta di Chieti contro la Paganese è puntualmente arrivata nel pomeriggio di ieri quando la squadra si è ritrovata al San Francesco per cominciare la preparazione in vista della trasferta di Pisa. Una contestazione civile, se non nei toni almeno nei modi, ma pesantissima, diretta a tutti i calciatori ma anche al tecnico Gaetano Auteri, al suo secondo Cassia ed al direttore sportivo Pitino. Che il pomeriggio fosse di quelli difficili si era già capito prima dell’arrivo dei calciatori allo stadio quando i tifosi, presenti in circa centocinquanta nel settore distinti, hanno esposto un eloquente striscione con la scritta “Vergogna” e la firma Curva Sud (nella foto). È solo l’inizio di un pomeriggio particolare; all’arrivo della squadra, infatti, gli stessi tifosi hanno chiesto ed ottenuto un confronto diretto con la squadra: i calciatori, scortati da circa dieci agenti tra polizia e carabinieri, sono arrivati sotto il settore distinti, accompagnati da cori di certo non lusinghieri; è cominciato così un lungo conciliabolo tra gli atleti ed una piccola delegazione di sostenitori rossoneri, sempre sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine. Un conciliabolo che è proseguito anche con l’arrivo del presidente Giovanni Citarella, invitato dai tifosi a non pagare gli stipendi ai calciatori dopo la figuraccia rimediata contro gli azzurrostellati nel derby disputato sul neutro di Chieti. Uno dei bersagli maggiori delle critiche dei tifosi è stato Roberto Merino: il peruviano, arrivato sotto i distinti insieme al resto della squadra, è stato successivamente allontanato dai tifosi e fatto oggetto di cori, anche pesanti, a testimoniare la rabbia dei sostenitori molossi nei confronti di un calciatore che fino a pochi mesi fa era l’idolo della parte più calda del tifo nocerino. Una volta calmate le acque la squadra è tornata negli spogliatoi per prepararsi alla seduta d’allenamento, disputata però sotto il settore ospiti, lontano dal settore occupato dai tifosi; il presidente Giovanni Citarella, invece, ha lasciato lo stadio nella sua auto. Insomma, un clima davvero difficile quello che ha accolto i molossi dopo la sconfitta del derby, come tra l’altro era facile prevedere: proprio per evitare possibili reazione violente carabinieri e polizia sono rimasti a bordocampo nel corso dell’intera seduta, praticamente scortando i calciatori. La speranza è che dopo la contestazione, comunque rimasta in toni civili e comunque giustificabile considerando il risultato maturato domenica scorsa, il pubblico rossonero nei prossimi giorni faccia lavorare la squadra con la dovuta calma; d’altronde anche se il k.o. dell’Angelini fa male la classifica lascia la Nocerina ancora pienamente in corsa per ogni obiettivo: sarebbe davvero un peccato creare un clima che non permetta al team di mister Auteri di esprimere le sue potenzialità a pieno nei prossimi decisivi incontri contro Pisa ed Avellino.