Nocera Inferiore. Via Canale, il parcheggio in un lago d’acqua e fango - Le Cronache
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Nocera Inferiore. Via Canale, il parcheggio in un lago d’acqua e fango

12804038_10208740827820986_1097821283_n12804033_10208740827980990_1676038464_n (1)12784707_10208740827100968_2078289028_n12784622_10208740827500978_138302584_n12804033_10208740827980990_1676038464_n12784577_10208740829021016_1706972668_ngallerygalleryNOCERA INFERIORE. Mentre l’Amministrazione pensa all’automatizzazione delle aree sosta, il parcheggio di via Canale si trasforma puntualmente in una mega pozzanghera di acqua e melma. Succede ad ogni forte pioggia tra le mille proteste degli automobilisti che quotidianamente affollano l’area. Anche ieri mattina il numero dei posti auto invasi dall’acqua era di gran lunga superiore a quello dove era possibile parcheggiare, ma nessun cartello all’ingresso dell’area avvertiva dell’evidente disagio e dei possibili disservizi. Molte persone dopo avere fatto un giro del parcheggio si sono viste costretti ad andare a cercare sosta altrove, mentre qualche distratto o noncurante ha parcheggiato ugualmente per ritrovarsi, una volta sceso dalla macchina, con acqua e fango fino alle caviglie. L’ennesimo episodio che si verifica a pochi giorni dalla sigla del contratto tra la Nocera Multiservizi e la Parkit, società che si è aggiudicata la gara d’appalto per l’automatizzazione delle aree sosta, progetto che prevede la sostituzione dei vecchi gabbiotti con sportelli automatici che funzioneranno senza personale H24. Insomma, si pensa a modernizzare il parcheggio con nuovi onerosi contratti mentre l’area risulta effettivamente abbandonata a se stessa e necessiterebbe di non pochi lavori di adeguamento. Ci si  chiede, ad esempio, perché la superficie non sia stata mai coibentata o perché non si stata realizzata una canalizzazione per la raccolta delle acque reflue o impianto “prime piogge”. L’area non risulta nemmeno asfaltata ed è spesso ricettacolo di immondizia oltre a mancare completamente la segnaletica orizzontale, dettaglio che induce spesso i parcheggiatori ad occupare più spazio  del necessario per posteggiare l’auto a discapito degli altri utenti. La ragione si tanta incuria non è conosciuta ai molti, ma potrebbe essere collegata allo stato di incertezza che regna sull’area, da oltre un trentennio oggetto di controversie e battaglie legali tra il Comune e i vecchi proprietari. Sull’area pende infatti, una sentenza che già nel 2015 avrebbe dovuto costringere l’Amministrazione alla restituzione ma il Tribunale avrebbe deciso di esprimersi sulla vicenda solo nel prossimo 2017. Fino ad allora via Canale rimarrà in quello stato o i cittadini potranno sperare in un adeguamento del parcheggio?gallery