Nocera, Giudice di pace: revocato il coordinatore - Le Cronache
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Nocera, Giudice di pace: revocato il coordinatore

Nocera, Giudice di pace: revocato il coordinatore

NOCERA INFERIORE. Revocato dal suo incarico il coordinatore dei giudici di pace di Nocera Inferiore, Vincenzo Iannucci. La decisione è giunta dal Csm dopo l’inchiesta della Procura di Napoli sull’assegnazione dei fascicoli da trattarsi nell’ufficio giudiziario nocerino. L’inchiesta riguarda anche le consulenze tecniche affidate durante le cause in discussione al giudice di pace e ai rapporti con studi professionali. Le indagini riguarderebbero l’attività svolta anche dal vecchio coordinatore. Ad aver alimentato l’inchiesta l’assegnazione di alcuni fascicoli a uno stesso magistrato di pace. Sarebbe stato alterato anche il sistema informatico del Tribunale. Pare che i fascicoli finiti nell’inchiesta siano 1.500. Un malumore pare serpeggiasse per le troppe cause finite sempre nelle stesse mani. Verifiche in corso anche per le consulenze tecniche. Il Consiglio superiore della magistratura ha emesso il provvedimento in via cautelativa per far proseguire le attività in un clima più sereno. La notizia del cambio alla guida dei giudice di pace, in verità, circolava già da giorni e ancor da più tempo si sapeva, anche per notizie apparse sulla stampa. Ora si attende l’esito delle indagini, per stabilire la verità e far chiarezza su quanto accaduto ai giudici di pace di Nocera Inferiore, un ufficio che gestisce una giustizia che erroneamente si crede di minor livello ma che spesso è quella che interessa la gente comune e che gestisce anche risarcimenti danni e ricorsi contro fornitori di servizi. Il giudice Iannucci pare abbia presentato ricorso avverso la decisione del Consiglio superiore della magistratura. Nel frattempo, si dovrà scegliere il nuovo coordinatore. In pole position, per anzianità, pare ci sia il giudice Maria De Bonis di Nocera Inferiore, conosciuta in provincia non solo per la sua attività ma anche per essere la madre dell’assessore provinciale Adriano Bellacosa. In ogni caso, l’inchiesta dei magistrati napoletani prosegue e non si può escludere, al momento, che arrivi a nuovi risultati di rilievo.