«Nessuna considerazione umana dei detenuti» - Le Cronache
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«Nessuna considerazione umana dei detenuti»

«Nessuna considerazione umana dei detenuti»

di Erika Noschese

«A noi, ormai mancano le parole. L’umanità è finita sotto le scarpe». Pesanti accuse quelle lanciate da Donato Salzano, segretario Radicali Salerno “Maurizio Provenza” in merito al suicidio avvenuto nella mattinata di giovedì presso la casa circondariale di Salerno. «Questa volta una donna è stata condannata a morte, si perchè in Italia non c’è la pena di morte, ma da tempo è stata introdotta la morte per pena o la pena fino alla morte – ha dichiarato ancora Salzano – Non c’è alcuna considerazione umana e le istituzioni non riescono a garantire le condizioni minime di vivibilità all’interno del carcere. Siamo all’anno zero per quanto riguarda le istituzioni e c’è un governo che pensa di abolire la prescrizione». Salzano, ormai quasi due anni non riesce più ad entrare presso il carcere di Fuorni a causa della “novità” introdotta dai vertici della struttura che impediscono l’accesso agli accompagnatori dei parlamentari. Ed è proprio a loro che il segretario dei radicali di Salerno rivolge un disperato appello affinché entrino nelle carceri italiane per verificare le situazioni di degrado in cui versano i detenuti, costretti a trascorrere il loro tempo in piccole celle poco luminose, spesso sovraffollate e dove anche le necessità primarie sembrano quasi non essere tenute in considerazione: «Mi rivolgo ai parlamentari: entrate nelle carceri, voi che potete. Bisogna tutelare i diritti dei detenuti». Varie e vane sono state le richieste avanzate da Salzano per far visita all’interno della casa circondariale ma ad oggi nulla sembra cambiare. «Ad oggi, le condizioni di vivibilità all’interno del carcere sembrano essere peggiorate. E Fuorni si aggiudica la maglia nera a causa delle pessime condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti», ha poi aggiunto Salzano. La vittima, Maria Di Matteo, era poco sorvegliata nonostante i precedenti tentativi di togliersi la vita ed il lutto subito con la perdita della madre, avvenuta solo pochi mesi fa. «E’ un atteggiamento irresponsabile -attacca ancora il radicale salernitano- Noi del Partito Radicale dobbiamo essere speranza e non avere speranza. Confidiamo nella nostra Rita Romano, donna e professionista dotata di alto senso di Umanità oltre che di senso dello Stato e dello Stato di Diritto. Spes contra Spem» I radicali sono pronti, dunque, a puntare tutto sulla Romano affinché qualcosa cambi all’interno del carcere salernitano, sempre più spesso protagonista di episodi di cronaca nera. «Non c‘è nulla di personale rispetto a quello che diciamo e a ciò che è successo ma è evidente a tutti. Confidiamo speranza in una professionista seria, dotata di umanità», ha aggiunto il radicale.