Napoli cacciato da Cirielli per i pochi voti ottenuti a Cava - Le Cronache
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Napoli cacciato da Cirielli per i pochi voti ottenuti a Cava

Luigi Napoli “condannato” dalla sua Cava de’ Tirreni. Ci sarebbe proprio lo scarso risultato elettorale ottenuto nella tornata di politiche del 24 e 25 febbraio da Fratelli d’Italia nella vallata metelliana alla base della cacciata dell’ex assessore ai trasporti dall’esecutivo provinciale ad opera del presidente Antonio Iannone. Quel 9,70% racimolato dai Fratelli a Cava, fortino elettorale del capolista alla Camera dei deputati, Edmondo Cirielli, proprio non è piaciuto. Più precisamente, a deludere e far arrabbiare i vertici salernitani del partito guidato a livello nazionale da Meloni e Crosetto ci sarebbe il risultato ottenuto da FdI in una delle sezioni cardine dell’impegno politico di Luigi Napoli, quella di Pregiato. Una zona, conosciuta soprattutto per la presenza dei famosi prefabbricati post terremoto, nella quale l’ex vicesindaco di Cava de’ Tirreni ha sempre avuto una buona presa elettorale che, però, all’esito delle ultime politiche sarebbe venuta a mancare. 
A dispetto dei risultati delle precedenti chiamate alle urne, a febbraio nelle sezioni di Pregiato il consenso verso Luigi Napoli rappresentante in quel momento di Fratelli d’Italia (ricordiamo che si votava solo lo schieramento e non è stato adottato il sistema delle preferenze) avrebbe raggiunto i minimi storici, rispetto al 60-70% sempre racimolato nel passato. Tanto che, proprio in quelle sezioni, sembra essere finito dietro anche a Rossana Lamberti, esponente del Partito democratico che avrebbe trascinato il proprio schieramento verso la vittoria a Pregiato. Insomma, Napoli non avrebbe fatto quanto poteva e doveva per perorare la causa cirielliana nel territorio cavese. E sembra proprio che, dopo aver visionato l’esito dello scrutinio, sezione per sezione, nella sua Cava de’ Tirreni, Edmondo Cirielli abbia preso la decisione di mettere all’angolo l’ex “figlioccio” del sindaco Marco Galdi, estremamente insoddisfatto dell’impegno profuso e del conseguente verdetto delle urne. Così, trascorsi 20 giorni, da Palazzo Sant’Agostino è arrivato il benservito per Luigi Napoli che una decisione del genere, probabilmente, mai se la sarebbe aspettata. Una decisione, quella dei vertici dell’amministrazione provinciale, giunta come un fulmine a ciel sereno e, quasi certamente, accelerata dagli ultimi avvenimenti che hanno visto il Pdl salutare la maggioranza in Provincia per sedersi tra i banchi dell’opposizione consiliare. Se è rimasto sorpreso ed amareggiato lo stesso Napoli che non ha esitato a rispondere per le rime al presidente Antonio Iannone, all’ex assessore giungono solidarietà ed attestati di stima da più parti. Una di queste “parti” si chiama Pasquale Aliberti, capogruppo consiliare in Provincia del Popolo della Libertà, che nemmeno velatamente invita Luigi Napoli a tornare all’ovile. «Esprimo solidarietà sul piano umano e politico all’assessore Napoli, che ha saputo dimostrare in questi anni grande senso di appartenenza e delle istituzioni e del quale ho apprezzato le capacità e le energie profuse sulla questione Cstp. Nella speranza di condividere, in futuro, un percorso insieme nell’ambito del PdL, sua casa madre, rivolgo a lui il mio augurio più sentito per ciò che verrà».

 

22 marzo 2013