Mutaverso: la "visione" di Vincenzo Albano - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Mutaverso: la “visione” di Vincenzo Albano

Mutaverso: la “visione” di Vincenzo Albano

Al via la campagna abbonamenti della seconda edizione della stagione teatrale, quest’anno itinerante con ben dieci appuntamenti che ci accompagneranno dal 2 gennaio al 26 maggio

 

Di OLGA CHIEFFI

 Il pipistrello di Mutaverso, simbolo di ErreTeatro, è ritornato in città. Ieri mattina a Palazzo di Città, Vincenzo Albano, unitamente ad Ermanno Guerra, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e i sostenitori di Scene Contemporanee e Puracultura, ha presentato la seconda edizione di questa stagione teatrale, che ci accompagnerà dal 2 gennaio al 26 maggio. “E’ un cartellone fuori dai canoni cittadini e fuori dai luoghi abituali – ha affermato Ermanno Guerra – una sfida che vedrà le compagnie scelte da Vincenzo Albano, cimentarsi su diversi palcoscenici, da quello del Centro Sociale “Raffaele Cantarella”, che porterà nuova linfa nella zona orientale della nostra città, alla raccolta chiesa di Santa Apollonia, sino ad aprire in maggio, i palazzi storici di Salerno, quali Casa Santangelo e Palazzo Conforti, per chiudere al Piccolo teatro del Giullare”. Alla visione del pipistrello, sembra sia associato un algoritmo che gli permette di definire la realtà circostante semplicemente “ascoltandola”. Ed ecco che Vincenzo Albano ritorna in città, dopo aver scorrazzato in estate tra mari e monti per andar a vedere e conoscere di persona progetti e compagnie che ha poi inserito nel cartellone 2017, continuando a proporre il meglio del teatro italiano contemporaneo, dando corpo alla sua e alla nostra riflessione sulla testualità teatrale e sulla centralità dell’attore- autore. S’inizierà il 2 gennaio con un progetto esclusivo e particolare denominato Itaca/La bottega dei ritorni. Venti professionalità del teatro, attori, critici, registi, autori, tutti salernitani, tra i venti e i quarant’anni d’età, che hanno lavorato fuori dai confini cittadini o anche in città, si ritroveranno agli ordini di Maurizio Lupinelli, nella chiesa di Santa Apollonia, per lavorare sul teatro di Rainer Werner Fassbinder. “Molti dei partecipanti s’incontreranno per la prima volta – afferma Vincenzo Albano – e si cercheranno delle tracce comuni di pensiero e di visioni, ascoltando le suggestioni dei testi, ma certamente tenendo conto delle singole esperienze di ogni partecipante, il quale sarà chiamato a diventare autore di se stesso. Può nascere qualcosa o anche nulla, chissà, ma Itaca vuol rappresentare un censimento delle forze artistiche territoriali, risorse autoctone che tornano per un confronto, oltre ogni divisione e, senza alcuna nota polemica, per un tentativo di relazione anche con chi è rimasto in città o vi è tornato, creando l’embrione di un ‘fronte comune’”. Il cuore del cartellone si svolgerà sul palcoscenico dell’auditorium del centro sociale. Il 20 gennaio Mutaverso ospiterà Vernicefresca Teatro con “Ho.me”, di Valentina Gamma, il 3 febbraio sarà la volta dei Bahamut con “It’s app to you” o del solipsismo, di Leonardo Manzan, seguito il 17 dalla Compagnia Ziba che presenterà “E’ la pioggia che va”, per la regia di Marco Cupellari. Il marzo di Mutaverso prenderà il via il 3 con Dynamis teatro impegnato in “Garwalf”, per cedere la ribalta il 17 alla Piccola Compagnia Dammacco con “Esilio”, che svolge a pieno il tema di Mutaverso, con la sua drammaturgia tesa a creare scenari poetici e surreali, grotteschi e umoristici puntando tutto sulla centralità del lavoro dell’attore. Il 7 aprile saranno di scena gli attori de’ La Ballata dei Lenna con “Il paradiso degli idioti” di Paola Di Mitri, mentre per il 22, un gradito ritorno quello di Elvira Frosini e Daniele Timpano, i quali dopo aver trionfato con Ecce Robot, lo scorso anno, proporranno “Acqua di Colonia”. Residenze storiche salernitane, quali Casa Santangelo e Palazzo Conforti, unitamente alla Chiesa di Santa Apollonia, ospiteranno Alessandra Crocco e Alessandro Miele, i quali reciteranno praticamente in esclusiva (da uno a cinque spettatori per volta) frammenti dei “Demoni” di Fedor Dostoevskij. Finale russo il 26 maggio, per il quale verrà coinvolta anche la cattedra di letteratura russa del nostro ateneo, al Piccolo Teatro del Giullare con la compagnia Big Action Money e le “Illusioni” di Ivan Vyrpaev.