Musica è.... LUISA LANGELLA - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Musica

Musica è…. LUISA LANGELLA

Musica è…. LUISA LANGELLA

Definire la musica e non cadere nel banale e nel già detto è difficile. È un po’ come descrivere l’amore, come descrivere il mare.   Forse la definizione migliore è niente. La musica non è niente ma ci si trova sempre tutto, tutto quello che si cerca e quello che non si sa neppure di cercare. È un niente così pieno! La stessa sensazione  di pienezza  che provo quando guardo il mare, quel niente dell’orizzonte che magicamente risponde alle mie domande e  distende  le sopracciglia aggrottate. La musica, penso sia questo: una sensazione di serenità  che nasce da qualcosa di non ben definito, un niente.  Un lasciarsi trasportare a occhi chiusi e passivamente.  La prima immagine a cui penso è Tom, dello storico  cartone animato Tom and  Jerry,  sospeso in aria, mentre, ammaliato, segue la  scia di odore del pollo preparato dalla nonna.  Ascoltare musica è abbandonarsi e lasciarsi trasportare.  È “Abbracciame” di Andrea Sannino  dai balconi di Napoli  in quarantena. Quando  il covid-19 ha rallentato le nostre vite  e  ha svuotato i nostri cervelli  dai doveri , dagli appuntamenti , dagli orari e dalle scadenze  c’era questa melodia tranquilla  e lenta: è così che  i napoletani hanno trovato il modo di abbracciarsi. Quando le città erano buie, non illuminate dai fari delle automobili, c’erano i flash dei cellulari accesi sui balconi.   Quando i profili Facebook e Instagram non potevano essere aggiornati con foto di  weekend fuori porta e  giornate in compagnia, c’erano i video che hanno fatto sognare l’Italia. Era il modo di stare insieme rispettando il distanziamento sociale. Perché musica è anche stare insieme. È  “ Ma il cielo è sempre più blu”  Allstars4life.  Cinquanta artisti che hanno ricordato quanto diverso possa essere il mondo, quanto bello possa essere nella sua diversità e quanto bello possa essere viverci tutti insieme.  Hanno dimostrato quanto bello sia stare insieme e l’hanno fatto ognuno dalle proprie case. Musica è unione. È rendersi conto che non si è mai solo. Il potere di uno spartito sta nella magia che si crea quando si è inebriati da  una  melodia al punto da creare un   legame con colui che l’ha ideata. Musica è un insieme di ingredienti perfettamente amalgamati al punto di non riuscire a distinguerli tutti.  Tante note che, insieme, creano una melodia finale. A volte risulta difficile e ,forse, anche inutile, alla fine, distinguerle tutte. Ezio Bosso  disse : “La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme” “Qua la gente deve uscire mascherata,però in farmacia dicono mas-che nada..Ti sei  accorto di una cosa positiva anche se non vedi più la tua comitiva fuori il cielo è più blu di prima”..In quarantena in una quarantina finché non ci hanno chiuso come al 41 Fa strano, guarda Milano, la città è vuota Io resto a casa, gente mi chiama “scrivi una strofa”Mando un messaggio a tutta l’Italia “dai fatti forza” “ Perché insieme l’Italia è rinata. E Roby Facchinetti lo sapeva.  Dovendo scegliere la terza canzone, che ha rappresentato la mia quarantena, questa è sicuramente “Rinascerò, rinascerai” . Mi ha ​insegnato che quando tutto sembra finito, non c’è mai una fine. Quando sembrava che dopo 50 anni di carriera, quella fosse davvero l’ultima canzone dell’ultimo concerto dell’ultima notte insieme dei Pooh, l’ultima canzone è sempre la penultima.   Nella più difficile delle situazioni, c’è il dopo. “Quando tutto sarà finito, torneremo a riveder le stelle” “ La tempesta che ci travolge  ci piega e non ci spezza” Come i pini di Roma, la vita non è mai riuscita a spezzare gli Italiani. Li ho visti accasciarsi nei corridoi degli ospedali Covid-19, stremati. Li ho visti sempre rialzarsi.  Ho visto i sorrisi sotto le mascherine e li ho visti trasmettersi tanta forza anche solo attraverso un gomito. Questa, penso sia la musica più bella che l’Italia  abbia potuto scrivere  dopo il silenzio delle città  e il “bip” dei macchinari nelle terapie intensive. Penso che nessuno sia in grado in definire la musica, non solo perché Eros Ramazzotti nella  storica e lunghissima  canzone del 1988, ha già detto tutto,  ma  perché, in fondo, penso  che a nessuno interessi più di tanto definirla. La musica non è, se chi  ascolta non è disposto a far in modo che lo sia. La musica non è niente oltre quello che riesce a dare.  La musica non è niente ma trasmette tutto: più che definirla, v’invito ad ascoltarla!

Luisa Langella (Studentessa)

Articolo Precedente

Articolo Successivo