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Morrone: «La sanificazione? Siamo seri Fatta da imprese con massimo ribasso»

di Andrea Pellegrino
«La sanificazione? Fatta da imprese che con massimo ribasso si sono aggiudicati gli appalti che non hanno personale e prodotti». Fausto Morrone, già segretario provinciale della Cgil ed ex consigliere comunale di Salerno, nei giorni dell’emergenza coronavirus, solleva il caso, ponendo l’attenzione soprattutto sui campus universitari di Lancusi e Fisciano. «Evitiamo le ipocrisie – tuona Morrone – sappiamo tutti come stanno le cose nella gran parte degli enti pubblici. Gli appalti delle pulizie sono affidate con il massimo ribasso. Ciò significa che si risparmia su personale e prodotti». Appalti che hanno riguardato anche l’Università degli Studi di Salerno. «Ho denunciato alla magistratura e agli organi preposti – prosegue Morrone – ma non ho avuto mai riscontro. Ora leggo che nei giorni di chiusura (la scorsa settimana), si è provveduto alla sanificazione e mi domando: come? con quale personale? con quali prodotti?». Quanto accaduto all’Unisa, per Morrone è «una vicenda eclatante che merita una approfondimento». «L’unico prodotto che avevano a disposizione – denuncia l’ex sindacalista – era l’alcol, finito anche quello negli ultimi giorni. E non solo, mi risulta che i dipendenti sono ridotti al massimo». Naturalmente, prosegue Morrone: «Vale anche per ospedali e strutture pubbliche che hanno consentito l’aggiudica con ribassi esagerati». Da qui l’appello: «Abbattiamo i muri dell’ipocrisia e siamo seri, ora più che mai che l’emergenza si sta allargando e che il virus mette a repentaglio la vita delle persone. L’Asl e Regione provvedano con rigore a fare ispezioni, così come previsto dalla legge. Consiglio loro di recarsi all’Università, di ascoltare i lavoratori e di appurarsi della fornitura dei prodotti. Questo a tutela della salute dei cittadini. La buona sanificazione degli spazi pubblici, delle Università ma soprattutto degli ospedali, è indispensabile in questa particolare fase. Non rischiamo che la situazione degeneri ulteriormente. Chi è preposto, verifichi ciò che sta accadendo».