Morì sui gradoni dell’Arechi, Salernitana e Brescia nel segno di Roberto Bani - Le Cronache
Salernitana

Morì sui gradoni dell’Arechi, Salernitana e Brescia nel segno di Roberto Bani

Morì sui gradoni dell’Arechi, Salernitana e Brescia nel segno di Roberto Bani

Le rivalità che si fermano, si bloccano, di fronte a tragedie che ti segnano per sempre. Ne sanno qualcosa gli ultras di Brescia e Salernitana che, ormai quasi vent’anni fa, diedero vita ad una forte amicizia dopo la morte di “uno di loro”. Il segno di Roberto Bani è ancora tangibile. La curva lombarda lo ricorda costantemente, come se quel loro “fratello” fosse ancora in mezzo a loro. Maledetta fu la trasferta all’Arechi del marzo 1996, quando Roberto, per motivi futili, cadde sui gradoni della Curva Nord.

La corsa in ospedale e il ricovero furono inutili. Il giovane tifoso bresciano spirò dopo alcuni giorni di agonia al Ruggi, nonostante i tentativi incessanti dei medici del nosocomio salernitano di salvarlo. I tifosi della Salernitana, compresa subito la gravità della situazione, misero da parte ogni tipo di rivalità, mettendo a disposizione ogni mezzo per permettere agli amici di Roberto e alla sua famiglia di stargli vicino nelle drammatiche ore che seguirono quell’incidente e dando tutto il sostegno possibile in momenti concitati in cui anche la carezza di uno sconosciuto è servita a lenire un dolore incredibile.

Un comportamento da “veri ultras” che Brescia e la sua tifoseria non ha mai dimenticato: da allora, infatti, è nata una forte amicizia fra le due città nel segno dello sfortunato supporters delle Rondinelle, rinnovato ogni qual volta le due squadre si sono affrontate sul terreno di gioco. Sicuramente, così come all’andata, in occasione del match di venerdì sera verrà dedicato un pensiero a Roberto Bani. Un comportamento nobile all’epoca quello degli ultras granata che fece fermare ogni rivalità di fronte a una tragedia che ha segnato per sempre la tifoseria bresciana.

Negli anni si sono susseguiti anche una serie di striscioni in ricordo degli ultras scomparsi da ambo le parti. L’ultimo quello esposto a Brescia nella curva nord del Rigamonti in occasione della gara d’andata: “Da Ciro a Vincenzo, da Simone a Giuseppe, da Aldo fino al Siberiano. Rendiamo omaggio all’Amico Salernitano”. Un messaggio accolto tra gli applausi dei tifosi granata al seguito della squadra. Ora, per agevolare la trasferta di tifosi bresciani, la Salernitana ha attivato l’iniziativa del Porta due amici allo stadio. L’Arechi apre così le porte ai sostenitori lombardi attesi dagli ultras granata per poter rinnovare il gemellaggio anche a Salerno. Spettacolo annunciato sugli spalti per l’anticipo di serie B.