Moretti benedice De Luca e ferma la processione, per la prima volta, davanti alla Provincia…. La prima mossa, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è dell’arcivescovo che si muove in direzione bipartisan… . E non poteva essere altrimenti visto che domani, con l’Alzata del panno, iniziano ufficialmente i festeggiamenti in onore di San Matteo. In una sorta di decalogo l’arcidiocesi di Salerno indica disposizione e nuove regole in vista della festa del Santo Patrono. Ci sarò un momento di preghiera davanti al comune di Salerno per gli operatori delle istituzioni ma il santo non entrerà nell’arcata di Palazzo di Città. Una sorta di compromesso rispetto alle iniziali previsioni con l’arcivescovo che, forse, con questo gesto spera di porre fine alle polemiche di questi giorni… La sensazione è che pregare non basterà all’arcivescovo per sbollire la rabbia di De Luca che chiede il rispetto della tradizione. L’Arcidiocesi, nella nota diffusa ieri, sembra quasi giustificare il nuovo indirizzo assunto per i festeggiamenti in onore di San Matteo. “Come noto, di recente, la Conferenza Episcopale Campana ha emanato lo specifico documento Evangelizzare la pietà popolare. Norme per le feste religiose, con il quale intende regolamentare le feste religiose, ma specialmente salvaguardare e rilanciare in forma rinnovata le varie espressioni della pietà popolare. Con apposito decreto del 4 ottobre 2013 entrato in vigore il 1 gennaio 2014, il nostro Arcivescovo ha recepito tali istanze, accogliendo peraltro suggerimenti e proposte provenienti dalle diverse componenti della Chiesa Salernitana. In tale prospettiva, anche la consueta Processione del Santo Patrono sarà caratterizzata da alcune novità che, in sintonia con gli orientamenti dei Vescovi Campani, ne recuperano l’originario spirito di manifestazione pubblica della fede. In questo senso vanno intese quelle indicazioni operative volte a favorire uno stile più consono al solenne evento religioso valorizzandone la tipica dignità di Celebrazione Liturgica. Tutto ciò non solo non impedirà ma anzi favorirà una partecipazione più gioiosa e coerente con il senso religioso della Festa Patronale. Alla luce di quanto sopra evidenziato, i momenti di preghiera itineranti saranno accompagnati dalla proclamazione di alcuni passi del Vangelo di Matteo e così articolati”. In poche parole l’arcivescovo Moretti non avrebbe fatto altro che uniformarsi alle nuove disposizione dei Vescovi Campani… La sensazione è che il concetto sia stato ribadito nel comunicato di ieri quasi per giustificarsi con la città, legata a determinate tradizioni, e mandare un preciso messaggio al primo cittadino. Nello specifico viene evidenziato che per la festività del 21 settembre sono previsti un momento di preghiera iniziale, in Cattedrale, prima di partire; Preghiera per i sofferenti, in Piazza Portanova; Preghiera per il mondo del lavoro e del mare, davanti al Palazzo della Provincia; Preghiera per gli operatori delle Istituzioni, davanti al Palazzo di Città; Preghiera di affidamento al Santo, sulle scale esterne della Cattedrale Primaziale, al rientro. Viene evidenziato che i momenti di preghiera itineranti saranno accompagnati dalla proclamazione di alcuni passi del Vangelo di Matteo. Non ci sarà il passaggio del Santo Patrono davanti agli uffici della Guardia di Finanza ma si svolgerà regolarmente la venerazione delle reliquie di San Matteo nella Caserma della Guardia di Finanza, per evidenziare il particolare legame con i militari della Finanza che lo venerano come Patrono. Non sarà l’unico appuntamento significativo. Sono previsti l’omaggio floreale in Piazza Flavio Gioia, per celebrare il legame tra il Patrono e la Città di Salerno; a visita al Penitenziario, come segno concreto di vicinanza a chi è escluso ed emarginato; a Peregrinatio delle reliquie di San Matteo nelle parrocchie di Salerno Est, per rafforzare la comunione ecclesiale; il solenne Triduo di preparazione presieduto dagli Ecc.mi Vescovi della Regione Campania. Si celebrerà alle 10,30 il solenne ponteficale in cattedrale (troverà posto De Luca? ndr). Alle ore 18 la Solenne Processione per le vie della Città, per celebrale la venerazione del Patrono con la partecipazione del Clero, delle Istituzioni, delle Associazioni Laicali e del Popolo di Dio. Processione con ferree disposizioni. Saranno seguite pedissequamente dai portatori delle paranze? Dall’ultima riunione è emersa una posizione compatta ma i capi paranza non hanno voluto firmare il documento di responsabilità proposto da Moretti. Gesto che potrebbe essere il preludio di un clamoroso colpo di scena. g*
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