Spazi insufficienti e giustizia salernitana a rischio paralisi. La macchina della giustizia potrebbe cominciare a bloccarsi dal prossimo 12 settembre quando si procederà all’accorpamento delle sezioni distaccate presso la sede centrale del tribunale di Salerno dove confluirà una mole enorme di procedimenti giudiziari che rischiano di mandare in tilt l’intero sistema. E’ il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, Americo Montera ad analizzare la drammatica situazione creatasi dall’imminente accorpamento delle sezioni distaccate del Tribunale (Amalfi, Eboli e Montecorvino Rovella) che, unito all’atavica mancanza di spazi, attrezzature e lavoratori potrebbe creare una situazione esplosiva. Si va quindi incontro ad una paralisi che neppure il prossimo completamento dei primi edifici della Cittadella Giudiziaria (i ritardi nel completamento dei lavori sono ormai sotto gli occhi di tutti) da solo basterebbe per migliorare la situazione. «Noi a Salerno già non abbiamo gli spazi ed il personale sufficiente per fronteggiare l’attuale – ha affermato Montera – figuriamoci per poter ospitare anche le sezioni distaccate, soprattutto quella di Eboli che ha una mole di lavoro quasi quanto quella di Salerno». Il presidente Montera parla di uno «tzunami di fascicoli processuali» a causa di una mole enorme di procedimenti che dovranno essere trattati in questo capoluogo in quanto, «senza alcuna accortezza, i sedicenti legislatori hanno votato una normativa che, con un tratto di matita, ha abolito le sezioni distaccate». E’ ormai prossima l’attuazione del provvedimento che sopprimerà gli Uffici del Giudice di Pace e le sezioni distaccate di Tribunale ed alcuni piccoli tribunali. «Gli effetti della normativa per il territorio ricadente nel circondario del Tribunale di Salerno e del Distretto saranno devastanti». Al momento resta quindi la cittadella giudiziaria l’unica speranza ma gli elefantiaci ritardi per il completamento della stessa non incoraggiano. Trenta i milioni necessari per completare l’opera, di cui sei solo per gli arredi, e i primi tre edifici che saranno consegnati il prossimo settembre da soli non possono bastare per il regolare funzionamento della macchina della giustizia. A tal proposito il presidente Montera ha fatto una dettagliata analisi del caso: attualmente gli uffici giudiziari si estendono su 16.350 metri quadri. L’intera cittadella giudiziaria che comprende sette palazzine d cui una per i servizi, le altre per gli uffici giudiziari, ha una metratura di 22.530 metri quadrati. Con la consegna delle prime tre palazzine si avranno a disposizione, però, solo 11.700 metri quadri per ospitare tutti gli uffici giudiziari: si perderanno così 5mila metri quadri di uffici. Da qui la proposta di spostare in un primo momento solo i settori specializzati, tipo la fallimentare. Si auspica, cioè, il trasferimento “per materia”, per non creare problemi nella gestione dell’ordinario. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha poi ricordato di aver mosso in tempi non sospetti passi decisi affinché venissero sbloccati i finanziamenti per il completamento dell’opera e che, dal 1999 quando sono iniziati i lavori ad oggi si sono succeduti 14 ministri della Giustizia senza che nulla venisse fatto per venire incontro alle esigenze degli operatori del settore, nell’interesse della giustizia e dei cittadini.
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