Migliorano le condizione del soccorritore finito in iperbarica, dimesso dal Ruggi - Le Cronache
Primo piano

Migliorano le condizione del soccorritore finito in iperbarica, dimesso dal Ruggi

Migliorano le condizione del soccorritore finito in iperbarica, dimesso dal Ruggi

Migliorano le condizioni del sub – trasportato domenica al Ruggi dopo essere stato colpito da embolia gassosa. Il sub si era immerso nelle acque della Grotta della scaletta a Palinuro per recuperare il corpo di uno dei tre sommozzatori deceduti venerdì mattina. Il ricoverato faceva parte di uno dei Gruppi subacquei che, alla risalita dall’immersione, ha avvertito parestesia agli arti inferiori, nausea e senso di vertigine, segnali classici di una malattia da decompressione. Portato a riva, è stato immediatamente attivato, come da procedura, il protocollo di trasferimento messo a punto con elisoccorso a bassa quota ed è giunto al Pronto Soccorso di Salerno in codice rosso. Il paziente potrà essere dimesso con il divieto di immersione per almeno 15 giorni. Venerdì mattinail dottor Dante Lopardo, responsabile della Camera Iperbarica afferente all’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, è stato allertato per 3 sub dispersi nelle acque di Palinuro a seguito di una discesa a parete nei pressi della Grotta della Scaletta. Il dottor Lopardo, unitamente ai dirigenti medici in servizio presso il 118 di Vallo della Lucania che operavano sul posto, ha coordinato la realizzazione del protocollo di trasferimento sia per i sub, nell’eventualità iniziale che fossero rinvenuti vivi, sia per i soccorritori. Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, mentre gli uomini del gruppo Speleo Sub dei Vigili del Fuoco di Roma, Viterbo e Bari, si alternavano nelle profondità marine prima per rinvenire i corpi e poi per portarli in superficie, la Sala Iperbarica Ruggi D’Aragona di Salerno è stata sempre in stato di allerta. Domenica , alle ore 17,05, la centrale operativa dei Vigili del Fuoco ha segnalato un’emergenza: uno degli uomini del gruppo subacqueo alla risalita dall’immersione ha avvertito parestesia agli arti inferiori, nausea e senso di vertigine, segnali classici di una malattia da decompressione. Portato a riva, è stato immediatamente attivato, come da procedura, il protocollo di trasferimento messo a punto con elisocL’attesa dei familiari e bagnanti durante le operaziomi di ricerca dei tre sub. corso a bassa quota ed è giunto al Pronto Soccorso di Salerno alle ore 17,46 in Codice Rosso presentando una malattia da decompressione di grado severo. Effettuate tutte le indagini radiografiche necessarie ad escludere uno pneumotorace, alle ore 18.30 il Vigile del Fuoco è entrato in camera iperbarica insieme al dottor Lo Pardo e ad un infermiere specializzato e ne è uscito a mezzanotte, quando la sintomatologia è nettamente regredita. Sottoposto a controllo cardiologico, il Vigile del Fuoco è stato ricoverato in Rianimazione. Nella giornata odierna, dopo essere stato sottoposto a controllo con Cardiologi, neurologo, otorinolaringoiatra ed iperbarico, è stato sottoposto a camera iperbarica alle ore 13,10 per un trattamento di consolidamento della durata di un’ora trenta minuti.