Mezzaroma: scelto Somma per sue grandi motivazioni - Le Cronache
Salernitana

Mezzaroma: scelto Somma per sue grandi motivazioni

Mezzaroma: scelto Somma per sue grandi motivazioni

 

 

sé l’idea dell’accantonamento di chi è più vecchio, di una frattura tra le generazioni, tanto più in un frangente in cui sono richiesti passi per limitare la disoccupazione giovanile, che incrina ulteriormente il legame tra genitori e figli e, quindi, i più generali vincoli della coesione sociale. Oltretutto il presunto ammodernamento del paese spesso si traduce in una cattiva imitazione di costumi propri al capitalismo avanzato americano che non si addicono alla nostra realtà. E’ il caso della riforma universitaria, della proposta di riforma urbanistica già posta nell’agenda di Delrio, della recente legge sul divorzio, tutti provvedimenti apparentemente giusti e tutti non conformi alle nostre condizioni. Nell’università, per attenuare il familismo – le statistiche rilevano però che il mondo universitario ha le percentuali più basse di relazioni familiari rispetto ad altre realtà: giudici, notai, medici ecc. – si è voluto distinguere tra abilitazione all’insegnamento e concorsi. Si può partecipare ad un concorso a cattedra solo se si è abilitati attraverso la selezione operata da una commissione con rappresentanti internazionali che analizza, così come nei paesi anglosassoni, attraverso parametri obiettivi, quali il numero delle pubblicazioni, le loro citazioni, la rilevanza internazionale ecc. l’attività degli aspiranti docenti. E’ accaduto che, mentre tutti i giovani ricercatori si sono costretti a pubblicare in inglese citando l’un l’altro i propri scritti, i commissari delle abilitazioni, verificati i parametri, hanno seguito il consueto metodo discrezionale reso però più arrogante dalla presunta obiettività dei test, consentendo quindi la cooptazione quasi automatica, come è in America, degli abilitati, tra i quali non mancano i famigli. Per la nuova normativa urbanistica poi il progetto pare essere quello di mettere nelle mani dei costruttori privati ciò che resta del nostro ambiente e delle nostre bellezze. Infatti, nel presunto ritorno alla centralizzazione delle scelte urbanistiche che vedrebbe lo stesso governo assegnare alle città le priorità per il loro sviluppo urbano, ai privati sarà consentito operare direttamente proposte di intervento le quali, accolte sicuramente a causa della necessità dei comuni di fare cassa, potranno essere realizzate fuori da ogni idea pianificatoria. Un metodo tutto americano che vede il suolo non come “bene comune” quanto come fonte di reddito, in una realtà che però non ha la nostra storia, vera ricchezza da salvaguardare, e che ha territori vastissimi del tutto incomparabili con la nostra carenza di spazi. Quanto alla recente legge sul divorzio breve, la contemporanea notizia della separazione di Pirlo, con 55mila euro al mese assegnati dal giudice alla moglie, ha reso palese come esso sia uno strumento per ricchi, non aderente alla nostra realtà povera cui offre però un nuovo modello di vita familiare. Tre esempi di riforme che, apparentemente ammodernatrici, comportano la disgregazione della nostra cultura, facendo decadere nell’università le scuole in favore di parametri burocratici, della nostra tradizione storica, nell’eventualità concreta sia consentito ai privati di deturpare in nome dell’economia i nostri siti, e della nostra società nel minare, con l’idea di un matrimonio pret-à-porter da cambiare mediante separazioni veloci, l’istituto familiare su cui si fonda. E si sa, dove vi è disgregazione, mancanza di coesione, vi è anche minore libertà.