Messa in sicurezza e valorizzazione del sito archeologico - Le Cronache
Provincia Olevano sul Tusciano

Messa in sicurezza e valorizzazione del sito archeologico

Messa in sicurezza  e valorizzazione del sito archeologico

Si è tenuta nella suggestiva location del convento di Santa Maria di Costantinopoli di Olevano su Tusciano la conferenza di presentazione degli interventi di messa in sicurezza e valorizzazione del Santuario di San Michele ad Olevano Sul Tusciano e del sistema di accessibilità con la consulenza del Cugri. della Regione Campania. La Regione Campania ha concesso un contributo di 150.000 euro all’Ente Parco regionale dei Monti Picentini per la predisposizione di un progetto definitivo ed esecutivo finalizzato alla realizzazione di un intervento di messa in sicurezza e valorizzazione del santuario rupestre micaelico olevanese. Nel convegno si è parlato sia delle direttrici future per il territorio, sia dell’importante progetto che da più di due anni, grazie all’attività di Banca Campania Centro e della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, sta coinvolgendo Olevano sul Tusciano con la valorizzazione della Grotta di San Michele e la creazione di una vera e propria rete di operatori capace di attrarre un importante flusso di turisti italiani e stranieri. Moderato dal docente di storia medievale presso l’Università della Basilicata, Alessandro Di Muro, il convegno si è aperto con un approfondimento sulla grotta di San Michele, un luogo di culto eccezionale che si colloca in un momento in cui nasce l’idea di Europa, tra il VIII e il IX sec. Il sindaco del comune di Olevano, Michele Volzone, ha invece ricordato il percorso compiuto dalla comunità, sostenuta da enti e associazioni locali, per la creazione di un’offerta turistica attrattiva. A ricordare la centralità del territorio olevanese per Banca Campania Centro è stato, invece, il presidente Camillo Catarozzo, che ha però ricordato la necessità di continuare lungo la strada tracciata in questi anni: “C’è bisogno di idee, progetti, sinergie legati al territorio che tengano conto delle peculiarità – ha detto il presidente – Questa iniziativa deve integrarsi in un programma complessivo per il territorio, basato sul fare rete e governato da una cabina di regia”. Parole importanti riprese anche dal presidente del Gal colline salernitane, Antonio Giuliano, che ha sottolineato la necessità di creare una sinergia tra istituzioni politiche e associazioni per continuare a valorizzare le ricchezze artistiche e culturali presenti sui Picentini. Il presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Picentini, Fabio Guerriero, ha invece delineato i prossimi passi da compiere per rendere ancora più attrattiva l’intera area. Passi come l’utilizzo di tecnologie per controllare l’area ed evitare atti vandalici o come la messa in sicurezza e valorizzazione del Santuario. Parole di ammirazione per la grotta sono giunte anche da Franco Picarone, presidente della commissione bilancio della regione Campania: “Siamo di fronte a un sito che merita lo status di patrimonio Unesco, perché non esiste un esempio di simile dimensione, bellezza e spiritualità, inserito tra le eccellenze da mettere in rete – ha sottolineato Picarone – Lo studio di fattibilità serve a finanziare il progetto esecutivo nell’ambito della programmazione 2021/2027 della Regione e 2021/2026 del PNRR. Non bastano però le sole messa in sicurezza e valorizzazione della storia culturale, ma si deve fare di più anche per una concreta strategia di ripresa e resilienza collettiva”. Ha concluso il convegno, l’intervento del deputato Piero De Luca: “Questa conferenza segna il passo per un nuovo inizio in momento storico così importante per le sorti della nostra Nazione – ha detto – La pandemia ha aumentato diseguaglianze e distanze tra comunità, perciò oggi il Sud ha bisogno che soggetti istituzionali, impresa, economia e società entrino in partenariato virtuoso turistico e ambientale per liberare le migliori energie, promuovere il rilancio del territorio e generare così opportunità e competitività” ha concluso De Luca, ricordando la necessità di fare rete per creare valore su questo territorio.