Mercatini di Natale, indagini chiuse In cinque rischiano il processo - Le Cronache
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Mercatini di Natale, indagini chiuse In cinque rischiano il processo

Mercatini di Natale, indagini chiuse In cinque rischiano il processo

di Pina Ferro

Non si arresta l’attività tellurica che da alcuni mesi ha interessato il Comune di Salerno. Ieri mattina, gli uomini della Squadra Mobile di Salerno hanno nuovamente varcato l’ingresso di Palazzo di città per notificate cinque avvisi di conclusione delle indagini ad altrettante persone. Ma secondo i bene informati nella stessa giornata di ieri sono stati notificati anche degli avvisi di proroga delle indagini ad altri soggetti. I cinque avvisi di conclusione delle indagini sono stati notificati: all’ex assessore all’Annona e al Commercio del Comune di Salerno, Dario Loffredo, all’ ex dirigente Alberto Di Lorenzo (ex braccio destro di Vincenzo De Luca), agli imprenditori Michele Fiore e Francesco Ferrara (Buongiorno Italia) e ad Aniello Pietrofesa dell’Anva. L’ accusa ipotizzata dalla Procura per i cinque indagati è di concorso in turbativa d’asta. Gli accertamenti sono legati all’appalto per l’organizzazione dei mercatini di Natale del 2016. Dopo il filone relativo agli appalti concessi alle cooperative sociali – nel quale risultano indagati anche il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco Vincenzo Napoli ed il consigliere regionale Nino Savastano (ai domiciliari) – una nuova vicenda giudiziaria coinvolge il Comune di Salerno. L’indagine risale al gennaio 2017, ed ha interessato gli affidamenti diretti alla società “Buongiorno Italia” effettuati dall’allora amministrazione comunale di Salerno. La società Buongiorno Italia, finita sotto la lente della magistratura, si è occupata dell’allestimento dei mercatini di Natale (attraverso un affidamento diretto) ma anche dello spettacolo pirotecnico della notte di San Silvestro del 2015. Fuochi che furono ammirati dai salernitani e da quanti erano accorsi in città, immediatamente dopo la conclusione del concerto de “Il Volo”. L’affidamento per lo spettacolo pirotecnico fu di 24mila euro. Nel corso dei mesi, successivi, agli eventi organizzati, i finanzieri in più occasioni si recarono a palazzo di città per acquisire la specifica documentazione inerente appunto i Mercatini di Natale che tanto furono pubblicizzato e che richiamarono in città, unitamente a Luci d’Artista numerosi visitatori. Va anche ricordato che la società Buongiorno Italia erra finita al centro di un’inchiesta anche nella città di Torino e sempre per fatti inerenti gli allestimenti natalizia. Infatti, in un primo momento si ipotizzò che l’inchiesta salernitana condotta dai magistrati Vincenzo Montemurro, Senatore e Guarriello (Guarriello e Montemurro non più a Salerno) fosse proprio partita da Torino. E dopo i mercatini di Natale non è da escludere che possano esserci altri sviluppi legati al Villaggio di Babbbo Natale (anche questo finito sotto la lente della magistratura con l’acquisizione dei relativi documenti) allestito dall’associazione Innova Salerno al Parco Salid.