Medicina, una convenzione per riaprire le aule - Le Cronache
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Medicina, una convenzione per riaprire le aule

Una convenzione tra azienda ospedaliera ed università affinché si possano utilizzare le aule universitarie presso l’ospedale esclusivamente per la didattica. E’ questo il dato conclusivo della movimentata giornata di protesta al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona preso letteralmente d’assalto da più di 200 studenti che hanno occupato la struttura ospedaliera di via San Leonardo. Prima il confronto con la Lenzi e poi a sorpresa arriva Pasquino. Un passo indietro della manager ma il rettore “mette le carte in tavola”. «Lottiamo per un nostro diritto, continuiamo il presidio – dicono gli aspiranti medici e neolaureati». È iniziata presto la giornata degli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno. Alle 8:30 erano già in 200 dinanzi l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ed alle 10:00 sono entrati all’interno della struttura che ospita la direzione amministrativa dell’azienda ospedaliera. Gli studenti hanno occupato l’atrio centrale dello stabile richiamando l’attenzione della direttrice generale che si è presentata in un secondo momento. Tra slogan e canti degli studenti, quindi, sono passate quasi 2 ore quando la manager dell’azienda Elvira Lenzi è arrivata ed ha chiesto ai ragazzi di riunirsi in sala Scozia per dare loro chiarimenti sulla vicenda. «La firma per continuare l’iter universitario deve arrivare dal rettore Pasquino – ha ribadito Elvira Lenzi agli studenti – io non ho nessun documento giuridico per poter dire che esiste l’azienda ospedaliera universitaria, non posso far firmare i contratti ai docenti universitari». Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche i sindacalisti Margaret Cittadino e Lello Albano, rispettivamente Cgil e Uil, per chiedere alla manager Lenzi la riapertura delle aule universitarie presso l’azienda. Stessa richiesta, ovviamente, è arrivata dagli studenti che hanno lanciato un ultimatum alla Lenzi: «riaprite le aule universitarie per permetterci di fare didattica e non attività assistenziale, in questo modo possiamo fare lezione, se lei non fa questo noi non ci muoveremo dall’ospedale». Dura è stata la risposta della Lenzi: «La didattica è legata alla presenza autorizzata dei docenti in questo ospedale. Voi la didattica potete farla benissimo a Fisciano, io non autorizzo i docenti senza contratto ad entrare nella struttura». Sempre dal manager arriva una proposta condivisa anche dagli studenti: «voi fate pressione su Pasquino ed io contatterò Caldoro per farli sedere ad un tavolo e firmare il protocollo d’intesa, sarà il primo passo di un iter burocratico». Così gli studenti hanno immediatamente pensato ad un tavolo tecnico in prefettura chiedendo alla Lenzi di mobilitarsi nell’immediato. «Quando potrà avvenire questo incontro io non lo so – ha dichiarato il direttore generale dell’azienda ospedaliera – si devono incontrare loro, ho anche altre cose più importanti da fare in queste ore». Queste ultime parole hanno fatto scoppiare la rabbia degli studenti, così la Lenzi ha lasciato la sala Scozia e gli studenti hanno continuato con la protesta. Quella che sembra essere un “odissea” continua nel pomeriggio di ieri quando, alle 17:30, Raimondo Pasquino si presenta al presidio dei giovani studenti presso l’ospedale di via San Leonardo. Il rettore dell’Università ha parlato con i neolaureati ed aspiranti medici per spiegare, di passo in passo, le procedure intraprese dall’Unisa nella vicenda. Gli scenari però cambiano dopo l’intervento del rettore Pasquino, gli studenti infatti scelgono di continuare sulla loro posizione nel chiedere pieni diritti per la facoltà di Medicina e Chirurgia. Per questo motivo, studenti e neolaureati, anche nella giornata di oggi saranno presenti con un presidio permanente nella struttura San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.