Mario Polichetti (Udc) attacca Sarno: “Basta sotterfugi, non ti sosteniamo” - Le Cronache
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Mario Polichetti (Udc) attacca Sarno: “Basta sotterfugi, non ti sosteniamo”

Mario Polichetti (Udc) attacca Sarno:  “Basta sotterfugi, non ti sosteniamo”

di Erika Noschese

L’Udc di Salerno dichiara apertamente guerra a Michele Sarno, candidato sindaco di stampo civico che ha ottenuto il sostegno di Fratelli d’Italia con sei liste a suo sostegno, già in via di definizione per dare il via alla campagna elettorale, in attesa del voto previsto per ottobre. A dare il via ad una battaglia politica particolarmente infuocata è stato l’avvocato penalista che ha rivelato una serie di incontri tra lui e l’Udc che si sono conclusi con un nulla di fatto. Incontri che non sono stati smentiti dal commissario cittadino Aniello Salzano che, a più riprese, ha ribadito che la sua candidatura è di stampo centrodestra. “C’è una speculazione maldestra e disonesta, per quanto mi riguarda – ha attaccato il coordinatore provinciale dell’Udc – L’avvocato Sarno deve fare la propria campagna elettorale a Salerno, deve preoccuparsi poco di Roma perché mi sembra che le sue attenzioni siano prevalentemente rivolte a Roma: noi dell’Udc e noi centristi sappiamo cosa dobbiamo fare, non accettiamo né lezioni, né altro da nessuno”. Polichetti ha rivendicato la storia del partito, “con una onorabilità da proteggere al di là di queste cose di bassissimo livello”. Il coordinatore provinciale ha accusato il candidato sindaco di aver contattato i vertici nazionali del partito. Non si fa attendere la replica di Sarno che ribadisce il suo essere civico. “Non fare come gli amici dell’estrema destra – ha attaccato Polichetti – Il problema lo conosco, c’è una fastidiosa pressione, quasi asfissiante che si sta facendo a Roma, da Salerno, ed è una cosa nauseabonda perché le campagne elettorali si fanno sul posto, non per interposta personale”. L’Udc ha dunque ribadito il suo secco no ad un sostegno, chiarendo la sua posizione dopo il passo indietro dell’avvocato penalista Michele Tedesco. “Tu cosa vuoi? A Roma, accanto al tuo nome, per quanto riguarda il centrodestra, ce ne sono altri e se si decide il candidato bene, noi no. Non ci piacciono i sotterfugi e i mezzucci. Nessuno mi può obbligare ad appoggiare una persona che io non condivido”. Polichetti non risparmia accuse all’avvocato penalista, invitandolo a fare un passo indietro e, solo in queste condizioni, l’Udc potrebbe tornare a far parte della coalizione di centrodestra ma non con mezzi e sotterfugi che servono a far eleggere Sarno consigliere comunale ma a noi, questo tipo di partita non piace”. Il coordinatore provinciale accusa il candidato sindaco di aver fatto di Salerno un caso nazionale perché “pretende che noi che stiamo ragionando per ricostruire un’area politica che è scomparsa, andiamo con lui e noi non ci vogliamo andare”. “E’ legittimo che un partito politico possa decidere di sostenere un candidato piuttosto che un altro”, si è difeso l’avvocato Sarno che riconosce al dottor Polichetti la sua capacità politica. “Io continuerò a rispettare ciò che diranno i partiti, io ho già detto di non poter mettere bocca sulle vicende che caratterizzano il centrodestra”.

“Si continua a credere in un centrodestra unito ma la coalizione distrutta da Sarno”

“Continuate a dire che dobbiamo andare tutti insieme ma il centrodestra ormai si è rotto”. Lo ha dichiarato il commissario cittadino dell’Udc Aniello Salzano che, ancora una volta, ribadisce l’impossibilità di una coalizione unita. “Roberto (Celano, consigliere uscente di Forza Italia ndr) mi fa molta tenerezza quando tenta di difendere l’indifendibile, dice che dobbiamo andare insieme ma non si rende conto che il centrodestra si è rotto ed è accaduto nell’esatto momento in cui l’avvocato Michele Sarno – al quale sono legato da antica amicizia – ha fatto questa fuga in avanti perché il suo nome era sul tavolo, si poteva discutere”. Salzano rivendica le origini di centrodestra dell’avvocato penalista e, ribadisce, “lui è sempre stato un uomo di centrodestra e con la sua fuga in avanti ha fatto sì che il centrodestra si rompesse subito”. Il commissario parla addirittura di “strumento nelle mani di un partito, che vuol farlo passare come suo e quando si dice che a Fratelli d’Italia toccherà Salerno ecco che la scelta ricadrà su Michele Sarno che diventerà comunque un ripiego, imposto dall’alto e Sarno non nasce come candidatura di Salerno ma calata dall’alto”. Salzano ammette di aver rinnegato il suo passato, “ho dovuto liberarmi da questa prigionia e constatare che a Salerno è impossibile avere un centrodestra che vefa tutti insieme andare verso una soluzione alternativa che a Salerno non c’era e non c’è”. Di problemi ce ne sono, Salerno avrebbe bisogno di “un governo di salute pubblica ma tutti i comuni sono in difficoltà, anche a causa dell’emergenza covid”. Nel frattempo, proprio l’ex sindaco di Salerno ha confermato che non sarà tra i candidati ma di essere a lavoro per una lista competitiva, di ispirazione democratica cristiana che possa accogliere moderati e liberati: un partito di centro che ha sempre guardato con attenzione al centrosinistra. “Io sono convinto che il centrodestra sarà unito, ad eccezione dell’Udc”, ha replicato il consigliere forzista Roberto Celano che ribadisce come anche in casa centrosinistra ci sia questa frammentazione. “Non credo sia giusto nascondere i problemi che ci sono”, ha aggiunto l’azzurro che rivendica anche la capacità di tutti i nomi sul tavolo del centrodestra, figure autorevoli in grado di offrire un’alternativa alla città di Salerno. “La barca da salvare è Salerno”, ha ribadito Salzano che contesta, ancora una volta, la fuga in avanti dell’avvocato Sarno. “A sinistra la scelta del candidato sindaco non è stata condivisa, vi hanno imposto Napoli così come in passato sono stati imposti altri nomi – ha aggiunto Celano – Non credo ci sia possibilità di scelta, tanto che molti candidati sono andati via proprio perchè non potevano opporsi, se non alzando il dito a comando”.

“A Salerno il ticket Cammarota-Sarno”

“Io rispetto i partiti, le loro scelte e le loro determinazioni, pur non condividendole e lo dimostrerò. Non ho mai nascosto di avere una formazione di centrodestra, non credo di doverlo nascondere”. L’avvocato penalista Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno, si difende dalle accuse lanciate dall’Udc e, in particolar modo, dal commissario cittadino Aniello Salzano, ospiti – entrambi – di Tribuna Politica. “L’avvocato Sarno negli ultimi mesi ha catturato la tua attenzione”, ha detto rivolgendosi all’esponente del partito rivendicando il suo percorso civico. “Come civico non avevo vincoli e legami che, legittimamente, i partiti devono avere – ha detto Sarno – Il tempo dice che era giusto quello che ho fatto, oggi in città si parla di alternativa perché siamo partiti in anticipo rispetto agli altri. Sono un candidato civico e Fratelli d’Italia ha dato adesione a questo progetto civico”. FdI ha fatto una scelta, in tempi non sospetti, staccandosi dalla coalizione di centrodestra. Sarno accusa Salzano di fare il guastatore di un’area politica alla quale proprio il commissario dell’Udc apparteneva: “Al netto di quello che diciamo vale ciò che siamo. L’Udc può fare le sue scelte ma sono certo che resterà saldamente nel centrodestra, ritengo che la posizione sia tua, non del partito anche perchè mi risulta che il portavoce ufficiale dell’Udc ha chiarito che faranno parte del centrodestra”, ha ribadito ancora il candidato sindaco evidenziando che verosimilmente Salzano starebbe lavorando ad altro. Intanto, proprio sul nome del candidato sindaco è il parlamentare Gigi Casciello ad avanzare una proposta nuova: il ticket Cammarota-Sarno proprio come accade a Roma. “Michele Sarno è il candidato scelto da Fratelli d’Italia da portare al tavolo del centrodestra ed è inutile che ci giriamo attorno – Non c’è da scandalizzarsi se i partiti decidono in un tavolo nazionale come e a chi attribuire il candidato alla città di Salerno ma se mi si chiede se è giusto che FdI possa andare da sola allora dico che tutto è giusto in politica ma è un’azione suicida perchè se il centrodestra, e dunque Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia così come Cambiamo-Coraggio Italia, non andrà unito sarà azione suicida, con un risultato diverso dall’1 e poco più dell’altra volta”. Per Casciello, infatti, FdI sta giocando una partita nella partita perchè punta ad avere risultati eccellenti in tutte le città. Da qui la proposta di un centrodestra unito, con un passo indietro da parte di tutti i candidati sindaci e il ticket tutto romano, almeno per il momento, Antonio Cammarota e Michele Sarno. Intanto, molto probabilmente – come sostiene anche il parlamentare salernitano – Forza Italia potrebbe scegliere il nome del candidato sindaco a Battipaglia, con Fernando Zara e il sostegno di tutti i partiti della coalizione.