Marina d’Arechi interdetta ai cittadini Il caso in Commissione Trasparenza - Le Cronache
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Marina d’Arechi interdetta ai cittadini Il caso in Commissione Trasparenza

Marina d’Arechi interdetta ai cittadini Il caso in Commissione Trasparenza

Erika Noschese

Marina d’Arechi e accesso interdetto ai cittadini, almeno fino a qualche settimana fa. E’ stato questo l’argomento affrontato ieri mattina in Commissione Trasparenza: l’avvocato Antonio Cammarota ha infatti ascoltato l’ingegnere Antonio Ragusa proprio per il completamento degli atti che la commissione intende acquisire per verificare cosa accade in quell’area, interdetta ai cittadini almeno fino a poco tempo fa, a causa della mancata realizzazione del ponte di Calatrave. L’ingegnere Ragusa avrebbe spiegato che il porto Marina d’Arechi è frutto di un accordo programmatico tra Comune, Provincia e Regione sulla portualità in Campania, a cui avrebbe partecipato anche la Sovrintendenza che pertanto ha rilasciato in quella sede l’ autorizzazione di competenza. La concessione riguarderebbe due fasi: i lavori a mare e le opere a terra che insistono su aree di proprietà comunali che hanno avuto inizio nel lontano 2011. La commissione trasparenza intende dunque capire come si procede per portare a termine i lavori di realizzazione. Dal canto suo, Ragusa ha reso noto di aver provveduto a sollecitare la Regione Campania per conoscere eventuali proroghe, deroghe, sospensioni o altro tipo di intervento di rilievo. Cammarota intende dunque capire la mancata partecipazione del Comune a sospensioni o derogheé negli accordi di programma e nelle conferenze di servizi il comune di Salerno partecipa. L’ente comunale, inoltre, sarebbe stata in possesso di tutta la documentazione, poi non più rinvenuta ragion per cui è stata presentata formale denuncia con le indagini tutt’oggi in corso chiedendo, tra le altre cose, di entrare in possesso di tutti gli atti di cui la Regione Campania è in possesso, quelli precedenti e quelli relativi ad eventuali deroghe. Resta però da chiarire il perchè della chiusura di una struttura realizzata su area demaniale e con funzione pubblica, come il ponte di Calatrava, l’icona del libero accesso, e quindi chiuderla, non fare il ponte e farla realizzare per il solo guadagno privato. Qualche giorno fa, però Marina d’Arechi ha aperto un’area pedonale ma resta tuttavia il problea dei parcheggi e di chi incassa i guadagni delle auto in sosta.