«Mancata attività di controllo» - Le Cronache
Attualità Primo piano Salerno

«Mancata attività di controllo»

«Mancata attività di controllo»

Erika Noschese

Nessun’attività sistematica di controllo. A lanciare, ancora una volta, l’allarme su ponti e viadotti è la Federcepi, la federazione nazionale delle costruzioni, presieduta da Antonio Lombardi. Nello specifico, la Federcepi Salerno denuncia la mancata attività sistematica di verifica e controllo, come imposta dalla legge, ogni sei mesi, dei giunti, delle fondazioni e dei piloni di sostegno, che insistono in molti casi su alvei e letti di fiumi e torrenti, o in prossimità di falde acquifere(una è stata individuata ad appena sei metri da alcuni piloni di sostegno dell’arteria). «Per questi casi di maggiore criticità chiederemo all’Anas, oltre a verifiche sistematiche e periodiche, anche l’installazione di sensori che evidenzino anche minimi slittamenti dei piloni di sostegno, che in diversi casi non appaiono saldamente ancorati alle fondamenta», ha diochiarato il presidente Lombardi, secondo cui molti giunti sono vistosamente ammalorati e vanno sostituiti con un investimento stimato pari a 10.000.000 euro, comprensivo anche della manutenzione dei viadotti. Su due in particolare FederCepi solleciterà attenzione e verifiche tecniche rigorose: il viadotto tra Cuccaro Vetere e Futani, alto oltre 70 metri, e quello nei pressi di Prignano Cilento. Per la Federazione nazionale delle Costruzioni, occorre procedere con la sostituzione di circa 145 chilometri di barriere stradali che non sono non conformi alla normativa europea En 1317 (recepita con D.M. 28/06/2011), con un investimento di circa 18 milioni. La Federcepi Salerno traccia poi un bilancio degli importi necessari per procedere con la manutezione delle gallerie e del manto stradale. Nel primo caso occorrono non meno di 3.000.000 euro mentre per la manutenzione del manto stradale e la risagomatura di tratti che presentano avvallamenti pericolosi per la circolazione, occorrono ulteriori 5.000.000 euro. Insomma, cifre importanti ma – attraverso le parole di Lombardi – l’allarme lanciato è chiaro: ponti e viadotti non sono controllati ma è necessario procedere, e in tempi brevi, per evitare altre tragedie. E altri morti ingiuste.