M.S. Severino. Vincenzo De Luca protagonista de "'o Ciuccio 'e fuoco" di Acigliano - Le Cronache
Attualità

M.S. Severino. Vincenzo De Luca protagonista de “‘o Ciuccio ‘e fuoco” di Acigliano

M.S. Severino. Vincenzo De Luca protagonista de “‘o Ciuccio ‘e fuoco” di Acigliano

MERCATO SAN SEVERINO.  Sarà il neo governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca,  il protagonista della immemorabile tradizione del ““O Ciuccie ‘e Fuoc’” di Acigliano.  Per la prima volta dopo tanti anni gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di anticipare il personaggio a cui si sono ispirati. «De Luca è un politico di altri tempi, passato alla ribalta nazionale per la sua tenacia e ironia -ha spiegato Gerardo De Dominicis, segretario dell’associazione San Magno-. E in suo onore abbiamo deciso di anticipare il tema perché è la prima volta che un salernitano governerà la nostra regione».
La manifestazione rientra nell’ambito di “Vivi l’Estate”, il cartellone di spettacoli e manifestazioni, organizzato dal Comune sanseverinese, e torna “O Ciuccio e Fuoco” di Acigliano. La Comunità si appresta a rivivere un’antica tradizione, quella de “O’ Ciuccio e fuoco”, che avrà luogo un minuto dopo la mezzanotte del 15 agosto. Il rito folkoristico rientra nei solenni festeggiamenti organizzati in onore della Madonna Assunta in Cielo. Nella mattinata del 15 agosto, il parroco, don Francesco Nuzzolese, celebrerà la funzione religiosa e alle 19,00, prenderà il via la processione per le strade della frazione, con le statue della Madonna Assunta in Cielo, di San Magno, protettore della parrocchia, e di San Giuseppe. Quando sarà passato un minuto dopo la mezzanotte, sarà accesa la miccia del Ciuccio. Si tratta di una struttura in cartapesta, riproducente l’asino, sormontato da un personaggio famoso della cronaca nazionale, fisso su una struttura in ferro, ferma nella piazza del paese. L’asino è ricoperto di giochi pirotecnici che esplodono tra la felicità di tanti bambini e delle migliaia di persone che, ogni anno, accorrono, da vari angoli della regione, per assistere all’evento.
Come da tradizione, saranno presenti anche diversi aciglianesi emigrati in Francia, in particolare a Farebersviller, comunità gemellata con Acigliano. L’organizzazione dell’evento, è curato dall’Associazione culturale “San Magno”, di cui è presidente Antonio Botta e segretario Gerardo De Dominicis. «Anche quest’anno – spiega De Dominicis -, riproporremo l’antico rito de “O Ciuccio e Fuoco”. Una tradizione molto attesa dagli aciglianesi, da tutta Mercato San Severino, ma anche dai comuni limitrofi. Essere aciglianesi vuol dire avere una grande fede verso la Madonna Assunta in Cielo e San Magno, mentre il rito del Ciuccio è sicuramente un elemento che caratterizza, in modo peculiare, la nostra Comunità. Ringrazio di cuore il comitato festa, tutti i soci dell’Associazione “San Magno”e in particolare il vicepresidente Monna Fioravante, il sindaco Giovanni Romano, per il fattivo contributo reso nell’organizzazione dei festeggiamenti. Ma un ringraziamento speciale va soprattutto alla comunità di Acigliano che ogni anno ci sostiene con sommi sacrifici». L’origine de “’O Ciuccie ‘e fuoc’” di Acigliano si perde nella notte dei tempi. Secondo una tradizione orale, affonda le radici nella storica “rivalità ” con la confinante frazione Pandola. Si narra che gli aciglianesi, per prendersi beffa dei pandolesi, trascinarono un ciuccio vero, deceduto in paese, proprio al confine con Pandola, abbandonando lì la carcassa dell’animale. Quella di Mercato S. Severino è una terra ricca di tradizioni folcloristiche. La cultura popolare qui non è solo custodita dai musei ma continua a tramandarsi in molte frazioni, mantenuta in vita solo dalle comunità locali. Adesso ci si chiede se Vincenzo De Luca apprezzerà l’omaggio.