Luminello: «Non ho nulla di cui temere» - Le Cronache
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Luminello: «Non ho nulla di cui temere»

Luminello: «Non ho  nulla di cui temere»

SAN VALENTINO TORIO. «Ho piena fiducia nella magistratura e sono sereno perché estraneo ai fatti». Così il sindaco di San Valentino Torio e presidente di AgroInvest Felice Luminello commenta l’inchiesta che lo vede protagonista per concessioni edilizie e pareri in Giunta su opere pubbliche nella sua città e quale promotore, assieme al suo vicesindaco di un’associazione per delinquere. «Ora sto pensando alla mia campagna elettorale come candidato alla Regione insieme al governatore uscente Stefano Caldoro. Nei prossimi giorni farò anche una presentazione ufficiale, non appena ci sarà la conferma della lista – spiega Luminello -. Non ho nulla di cui temere perché abbiamo sempre agito seguendo le regole». Non la pensa così il pm Giuseppe Cacciapuoti della procura di Nocera inferiore che giovedì ha inviato l’avviso di conclusione indagine a 39 tra politici, tecnici e imprenditori. I reati contestati sono associazione per delinquere, abuso d’ufficio, falsità ideologica, omissione di atti d’ufficio, soppressione, distruzione e occultamento di atti, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio oltre alla corruzione.  Tra gli indagati, insieme al sindaco di Striano Aristide Rendina, anche la Giunta di Luminello e sua moglie, Eugenia Palmarelli. «Mia moglie è stata tirata in ballo ma la verità è che non c’entra proprio nulla –spiega il sindaco sanvalentinese. Possiamo dimostrare che abbiamo l’autorizzazione che serve per l’installazione dell’impianto fotovoltaico sulla nostra abitazione. Loro ci hanno contestato l’assenza di altre carte, ma è tutto in regola. Per il resto, al di là del fatto che abbiamo seguito le indicazioni dei tecnici su ogni opera pubblica, c’è anche da dire che noi abbiamo sempre agito nel pieno rispetto della legalità e quindi non temo nulla e spiegherò la mia versione dei fatti alla Magistratura, presentando le nostre controdeduzioni». La procura ha indagato su una serie di opere pubbliche che sarebbero state frutto di un disegno criminoso che aveva come promotori il sindaco Felice Luminello, il vicesindaco Alfonso Vastola e il segretario comunale Gennaro Basile (ora in pensione, ex coordinatore del piano di zona S1 e attualmente consigliere comunale a Sarno). Insieme a loro avrebbero operato i tecnici comunali Giovanni Padovano, responsabile del settore economico finanziario (anche revisore dei conti al Comune di Sarno), Prisco Maiorano, responsabile dell’ufficio lavori con il geometra Antonio Musi e il tecnico Claudio Lettieri. Tra loro c’è anche il comandante dei vigili di San Valentino Torio Angelo Lanzetta che aveva chiuso un occhio sulle costruzioni abusive del vicesindaco Vastola. Indagati gli ex rappresentanti di Giunta nel 2013 e degli anni seguenti: Onofrio Raffone, Eugenio Cardenuto, Aldo Longobardi, Michelina Baldi, Teresa Vastola, Massimiliano Russo, Michele Napoletano e Antonio D’Ambrosi. Tutti ieri hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini dalla Procura di Nocera Inferiore. Valeria Cozzolino