Luisa Bossa (Pd): "Io in campo? Sono pronta" - Le Cronache
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Luisa Bossa (Pd): “Io in campo? Sono pronta”

Luisa Bossa (Pd): “Io in campo? Sono pronta”

di Andrea Pellegrino 

Luisa Bossa è una delle possibili candidate alle primarie del Pd per le Regionali 2015. Ma l’attuale parlamentare non esclude colpi di scena o soluzioni uniche che evitino le primarie d’ottobre. «Non c’è una data, non c’è un regolamento – dice l’onorevole Bossa – c’è solo da aspettare ed attendere decisioni che dovranno essere prese».

Ma lei, in caso di primarie, scenderà in campo?

«Sono a disposizione. Ma naturalmente se ci dovesse essere una candidatura unitaria che raccolga tutte le anime del Pd, per me va bene e sono pronta a sostenerla. Mi piace riprendere una frase di Bersani: “io lavoro per la ditta”. Ovvero, se dovessi essere indicata dall’area riformista, sono a disposizione, in caso contrario sosterrò il candidato. Ma ripeto: manca il regolamento per svolgere le primarie e non c’è nessuna certezza».

De Luca, intanto, a Salerno si agita ed ha messo già in moto la macchina elettorale…

«Lui fa la sua parte, la fa bene ed è giusto che la faccia. Se si sente uno dei candidati, è evidente che già sia in moto. Per me, tra l’altro, non è uno scandalo che stia facendo gruppi d’ascolto».

E se fosse De Luca il candidato unitario?

«Lo è stato cinque anni fa ed è stato sostenuto da tutti. Se sarà lui lo sosterremo, così come se verrà qualcuno da Roma certamente avrà il nostro appoggio incondizionato. Ma non fasciamoci la testa prima di essere caduti. Aspettiamo e vediamo con due considerazioni. La prima: che non siamo avversari all’interno del Pd. L’unico avversario in questo momento è il candidato del centrodestra. La seconda: voglio riprendere proprio una frase di Vincenzo De Luca: “l’importante non è vincere le primarie ma le secondarie”. E penso che su questo dovremmo essere tutti d’accordo. Il punto vero è vincere contro il vero avversario: in questo momento Stefano Caldoro. Per il resto noi siamo tutti dello stesso partito e dobbiamo mirare a vincere le elezioni».