Luigi Napoli, prima vittima della "guerra": "Io, eletto, revocato da un nominato" - Le Cronache
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Luigi Napoli, prima vittima della “guerra”: “Io, eletto, revocato da un nominato”

La prima vittima della guerra tra Pdl e Fratelli d’Italia è Luigi Napoli. Nel pomeriggio di ieri, il presidente della Provincia, Antonio Iannone, ha revocato l’incarico di assessore ai trasporti all’ex vicesindaco di Cava de’ Tirreni. La soluzione imposta dal presidente Iannone è giunta dopo che lo stesso assessore in mattinata aveva rispedito al mittente l’invito a presentare le proprie dimissioni. La revoca di Napoli è uno strappo significativo nella Provincia e le reazioni dell’ex assessore non hanno tardato a giungere: “Per quanto mi riguarda”, ha dichiarato Luigi Napoli, “oggi Iannone ha mandato a casa non me, ma i quasi seimila elettori del Pdl di Cava de’Tirreni che mi hanno eletto tre anni fa”. Un atto certamente forte, ma che, assicura l’ex assessore, non comprometterà il suo impegno in politica: “sono sereno perché continuerò a servire la città e la provincia anche senza la poltrona. Resto di centrodestra, ma attendo di capire quale sarà l’evoluzione della situazione. È indiscutibile che per me si sia chiuso un ciclo politico durato vent’anni e segnato da grande impegno e coerenza, un impegno che ha contribuito anche all’elezione del sindaco Galdi. La mia rottura è dunque nei confronti sia di Iannone che in questo momento rappresenta Fratelli d’Italia a livello provinciale, sia nei confronti di tutto il partito. Il mio impegno personale che ha portato all’elezione dell’onorevole Cirielli alla Camera dei deputati è definitivamente finito”. Luigi Napoli ha tenuto in particolare a ribadire che la propria revoca non è stata frutto di un giudizio di merito sul suo operato in qualità di assessore: “Quando Iannone mi ha chiesto le dimissioni anziché la revoca, si è complimentato con me per gli ottimi risultati ottenuti nel trasporto pubblico”, ha spiegato Napoli, “la revoca deve essere legata a motivi personali e politici”. Ora che non è più assessore, Napoli, ha tenuto a ribadire però che l’atto con cui è stato silurato è stato scorretto e lesivo della sua dignità: “non mi direi amareggiato perchè ho trovato motivazioni forti in questo gesto: non è la poltrona che determina il servizio al popolo, io ho servito sempre la gente e la mia soddisfazione sono i risultati e il consenso che le persone mi hanno dato. Tuttavia il punto fondamentale è che mentre io sono un eletto a suffragio universale e ho assunto il ruolo difficilissimo di assessore ai trasporti portato egregiamente a termine, Iannone è formalmente nominato. Un nominato non può revocare un eletto, Iannone ha revocato la città di Cava de’Tirreni e la città saprà rispondere nelle prossime elezioni a chi ha consumato questo gesto”.

 

21 marzo 2013