Luci, i Cinque stelle: «Dubbi sulla procedura antimafia» - Le Cronache
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Luci, i Cinque stelle: «Dubbi sulla procedura antimafia»

Luci, i Cinque stelle: «Dubbi sulla procedura antimafia»

I riflettori sulle Luci d’Artista sono puntati. L’amministrazione comunale cerca la strada maestra per salvare l’evento ma la macchina giudiziaria e dei controlli sembra non fermarsi. Già lo scorso anno alcune acquisizioni di atti da parte della Guardia di Finanza riguardavano proprio l’appalto di Iren e la fusione con la Salerno Energia. Insomma ciò che è venuto a galla dopo il ricorso presentato dalla Blanchere che ha investito della vicenda – si legge appunto nell’atto notificato anche a Palazzo di Città – la Procura della Repubblica, Anac e l’agenzia per il mercato. Al momento si attende la decisione del Tar, poi si vedrà sull’eventuale nuova data di accensione delle Luci. Intanto si discute nel Movimento Cinque Stelle sulla querelle che ha investito l’appalto per l’evento Luci d’Artista del Comune di Salerno. Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano commenta: “I limiti della determina comunale erano chiari, non si doveva superare la somma di 2milioni e 300mila euro annui, ma la ditta aggiudicatrice li avrebbe superati. Dalle notizie che trapelano ci sarebbe un conflitto di interessi tra Comune di Salerno e Iren spa, che attraverso le proprie controllate (Salerno Energia holding e Iren Mercato) risultano essere soci di maggioranza, con poteri equipollenti, di Salerno Energia vendite, così come si sottolinea nel ricorso. E visto che la società pubblica detiene il 48 per cento delle azioni contro il 50 per cento in mano a Iren Mercato, si precisa che le scelte strategiche di Salerno Energia proposte dal Comune presuppongono il previo assenso di Iren”. “Dubbi vengono infine sollevati anche sulla completezza della documentazione antimafia – aggiunge il Consigliere Regionale M5S Gennaro Saiello – E ora si attende che il Tar fissi la data dell’udienza. Non ci sarebbe da meravigliarsi se anche in questa occasione gli investimenti per il turismo della Regione Campania fossero stanziati senza alcuna valutazione di merito e di qualità progettuale. Lo diciamo da sempre che il turismo è una cosa seria che va programmata e valutata non solo sulle quantità ma soprattutto sulla qualità”.