Luci d’Artista, pienone in città ma caos autobus: non si segue il piano ad hoc - Le Cronache
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Luci d’Artista, pienone in città ma caos autobus: non si segue il piano ad hoc

Luci d’Artista, pienone in città ma caos autobus: non si segue il piano ad hoc

di Erika Noschese

Ancora un fine settimana da bollino rosso in città, per Luci d’Artista. Nel fine settimana appena trascorso, la città capoluogo ha fatto registrare il pienone di visitatori ma è caos per gli autobus. A denunciare quanto accaduto, Bruno Colecchia evidenziando che il piano traffico per i bus non sembra essere rispettato: “Nelle passate stagioni durante la kermesse delle luminarie salernitane, in considerazione dell’affluenza di mezzi e persone, si era istituito un piano di intervento misto, polizia, vigili urbani e carabinieri, con adeguata segnaletica verticale suppletiva, al fine di convogliare nei giusti itinerari, i visitatori che affluivano per godere, prima di tutto, della città, dei suoi negozi e, per qualcuno, anche delle sue vestigia, e poi per ammirare le luminarie che la coloravano – ha spiegato Colecchia – Quest’anno, dopo uno di interruzione, la “fiera” è ripresa, con il dovuto tono dimesso, ma i “pellegrini” non mancano e nemmeno i tour operator, che purtroppo non trovano la stessa organizzazione o meglio trovano una svogliata superficialità”. Di fatti, ieri pomeriggio alle ore 15, un pullman turistico, che giungeva per godersi il pomeriggio in città, si “incuneava” in via Paesano incastrandosi nella curva del conservatorio; il conducente si giustificava adducendo come scusante la fuorvianza del sistema satellitare associato alla assenza di indicazioni che avrebbero dovuto guidarlo al parcheggio indicatogli. “Oltre alla constatazione che gli unici agenti di polizia municipale erano schierati (due donne) infreddolite, in via Roma antistante il Palazzo di Città, in attesa forse dei turisti, incuranti delle soste selvagge, del distanziamento e del “super permesso” nei locali pubblici della zona (intoccabili) – ha poi aggiunto l’uomo – Ora ciò che doveva essere un “fiore all’occhiello” per la città, sta diventando un de-profundis per un gruppo di incapaci, forti quando tutto va per il meglio, ma che non sanno affrontare alcuna difficoltà imprevista o prevedibile. Ma è possibile che per fare le cose perbene è sempre necessario utilizzare uomini o mezzi straordinari?”. Non sono mancati, come facilmente prevedibile, assembramenti in luoghi come la Villa Comunale, Piazza Flavio Gioia e Piazza Portanova.