Lotito: «Il problema non era Sanderra» - Le Cronache
Salernitana

Lotito: «Il problema non era Sanderra»

Lotito: «Il problema non era Sanderra»

SALERNO. A differenza di quanto accaduto l’anno scorso, per Claudio Lotito le vacanze natalizie coincidono con uno sfiancante lavoro atto a risolvere i problemi che affliggono Lazio e Salernitana, con il futuro dei due allenatori appeso ad un filo e le rispettive tifoserie in fermento ed in contestazione. Il patron è ancora convinto che “è stato allestito un organico competitivo che può proseguire la striscia di vittorie degli ultimi due anni, purtroppo una serie di componenti hanno inciso negativamente e speriamo che il 2014 ci permetta di riprendere il cammino interrotto. Quando la classifica langue, ognuno ha commesso degli errori e si assume delle responsabilità, ma ad onor del vero non abbiamo mai potuto contare sull’organico al completo tra squalifiche ed infortuni e questo è un handicap non di poco conto”, ma Perrone si aspetta rinforzi in tempi rapidi. Proprio al tecnico, Perrone non ha lesinato stoccate: “Come società faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per rinforzare la rosa, ma partendo dal presupposto che il nostro organico è competitivo e non è ancora riuscito ad esprimere le sue potenzialità: in estate abbiamo preso gente come Foggia, Volpe, Esposito e Mendicino integrandola con un gruppo composto da giocatori di categoria e rinforzato ulteriormente dal ritorno di Perpetuini e Mancini. Caglioni e Murolo? Non mi piace fare nomi, ma posso dire che l’obiettivo principale è quello di sfruttare appieno il potenziale che abbiamo a disposizione pur confermando la volontà di non tirarci indietro qualora fosse necessario. Ribadisco un concetto: la rosa è valida e sono convinto abbia tutte le potenzialità per esprimersi nel migliore dei modi, in estate abbiamo investito su gente di categoria superiore e su un gruppo che aveva vinto la Seconda Divisione. Sta a chi guida la squadra mettere questi giocatori nelle condizioni di poter rendere al meglio senza snaturare le loro caratteristiche schierandoli fuori ruolo, cosa che purtroppo è avvenuta in queste settimane. Perrone ha in mano una squadra competitiva e deve tirar fuori dalla stessa il meglio possibile, gli ultimi risultati purtroppo sono negativi, ma il girone di ritorno è lungo ed abbiamo tempo e modo di recuperare il terreno perso. Non sto parlando di rischio esonero, ho detto solo che mi aspetto che i nostri atleti siano messi in condizione di dimostrare le loro qualità, su tutti un valore aggiunto come Pasquale Foggia. Io assente all’Arechi dal suo ritorno? Non è questo il motivo, credo che il mio impegno per la causa della Salernitana sia sotto gli occhi di tutti”. Al di là del gioco- che obiettivamente si è intravisto soprattutto negli scontri diretti, non vinti principalmente per gli errori dei singoli- il cognato Mezzaroma ha parlato di atteggiamento supponente da parte dei giocatori, invitati a comportarsi da professionisti. Lotito concorda con il patron, ma anche in questo caso, implicitamente, bacchetta Perrone parlando in termini positivi del suo predecessore “Abbiamo analizzato il problema e siamo pronti, come società, a prendere i provvedimenti del caso. I giocatori sono pagati per fare i professionisti e devono dare il massimo per la maglia granata e per la Salernitana anche per rispetto di chi fa sacrifici per essere presente allo stadio. E’chiaro, però, che sta a chi guida il gruppo istituire regole ferree all’interno dello spogliatoio che tutti devono rispettare. Sanderra non era il problema della Salernitana, l’ho sempre sostenuto in passato e lo ribadisco adesso. Fu lui a chiedermi di non guidare più la squadra perchè stava attraversando un momento particolare, ma è sotto contratto con noi, viene pagato alla fine di ogni mese e, regolamento alla mano, potrebbe tornare ad allenare la Salernitana in qualunque momento”. Immancabile il solito appello ai tifosi, con una tiratina d’orecchie “per aver fatto esplodere tanti petardi”. Gaetano Ferraiuolo