Lo sguardo sulla Costiera di Virginio Quarta - Le Cronache
Costiera Amalfitana

Lo sguardo sulla Costiera di Virginio Quarta

Lo sguardo sulla Costiera di Virginio Quarta

Domenica presso l’Hotel Marmorata verrà inaugurata la personale nata dalla collaborazione tra la Galleria Il Catalogo e Ravello Art

 

Di GIULIA IANNONE

Da domenica, la Galleria Il Catalogo di Salerno in collaborazione con il Ravello Art Hotel Marmorata di Ravello presenterà la mostra personale di Virginio Quarta dal titolo “sguardo sulla Costiera“, più di 20 opere dell’artista di origini pugliesi che sono un omaggio alla sua personale visione della Costiera Amalfitana.  La mostra dal titolo “Sguardo sulla Costiera“ resterà allestita per l’intero mese di luglio, nelle suggestive sale dell’Hotel Marmorata e gli spazi che affacciano direttamente a picco sul mare dialogheranno con i paesaggi che Virginio Quarta ha da anni dedicato proprio alla Costiera Amalfitana, la “Divina Costiera“, vista attraverso il suo sguardo interiore e i suoi colori densi ed evocativi. Più di venti quadri, tutti acrilici su tela, realizzati in diversi periodi degli ultimi trent’anni, dagli Anni Ottanta, cioè, fino ad oggi, e che ritraggono Ravello, Amalfi, Cetara, Minori sempre viste da uno spazio interno che più che reale è la proiezione dello sguardo intimo dell’artista sulle cose, sulla vita, proiettato su uno dei luoghi più belli del mondo. L’autore ha sempre subito il fascino della Costiera Amalfitana che, dopo il suo periodo creativo degli Anni Settanta più legato alla politica, è diventata il soggetto preminente della sua ricerca estetica. E così i suoi interni dialogano con scorci paesaggistici che sono allo stesso tempo reali e immaginari, una relazione ammaliante tra l’ambiente interiore ed esteriore ricostruito alla luce di una personale visione ideale, come lo sono le donne che ogni tanto prendono forma tra questi scenari sospesi tra la realtà e il sogno, il paesaggio vero e la sua proiezione quasi onirica. É qui che il tempo rimane sospeso, creando tratti di luoghi visti attraverso una finestra, una porta aperta, che lascia fluire il legame tra il visibile e l‘invisibile.