Lo dicevano con i fiori - Le Cronache
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Lo dicevano con i fiori

Lo dicevano con i fiori

La primavera è alle porte, se ne vedono i segnali un po’ ovunque, sarà forse perché quest’inverno non è stato particolarmente rigido, ma capita, passeggiando per le strade di Salerno, di vedere la fioritura di diverse piante, i vivai riprendono la loro attività e i fiori ricominciano ad abbellire le finestre e i balconi delle case.

La cosa curiosa è che, in ogni parte del mondo, quando le persone devono scegliere dei fiori non lo fanno unicamente in base a un canone estetico, ma lo fanno, in gran parte, in base al loro significato; eh sì, perché ogni diverso fiore racchiude in sé una simbologia che affonda le sue radici in culture millenarie.

Fiori da sempre

L’incanto che coglie l’essere umano quando vede dei fiori deve essere universale, anche perché la storia ci racconta di quanto fossero amati fin dai tempi più remoti.

In tutte le grandi civiltà del passato i fiori erano associati alla sacralità e alla mitologia.

Nell’ Egitto dell’epoca faraonica i fiori, soprattutto quelli molto profumati, ricoprivano un ruolo centrale nella vita sociale e religiosa. Le persone si adornavano spesso con i fiori e i giardini definivano uno spazio in cui l’umano e il divino si incontravano.

Oltre ad abbellire le dimore, i giardini erano usati per circondare i templi e in molte tombe di faraoni, o appartenenti a personaggi importanti, si sono ritrovate delle rappresentazioni di giardini. La ninfea aveva una forte connotazione religiosa e la varietà bianca, così come quella blu, veniva usata regolarmente nelle offerte alle divinità.

Le Antiche dinastie cinesi tenevano i fiori in grande considerazione, erano ricchi di significati ed erano abitualmente il soggetto di opere d’arte e di preziosi ricami.

I crisantemi erano molto amati nella città proibita, simboleggiavano la forza vitale e attiravano la buona fortuna, venivano spesso usati come offerte sugli altari. La peonia, ancora oggi, in Cina è considerata la regina dei fiori e rappresenta la femminilità e la bellezza.

Nella Roma imperiale, la basilica Floscellaria, sul cui tetto spiccava la statua della dea Flora, era una delle mete quotidiane più amate; nella città eterna infatti, le fanciulle si adornavano i capelli con fiori freschi ed usavano regalare al proprio innamorato delle corone di boccioli intrecciati.

Questione di bon ton

Rispetto ai tempi antichi, la nostra vita è piuttosto frenetica ma il piacere di ricevere dei fiori non si è mai spento.

Chi va sempre di corsa può contare sul fatto che nell’era del web si può fare di tutto, dal far partire la lavatrice in remoto al divertirsi con le scommesse online Netbet, figuriamoci se non si possono comprare dei fiori!

L’importante, quando si recapitano dei fiori a qualcuno, è tenere a mente qualche regola di base:

  • I mazzi omogenei sono più raffinati rispetto a quelli che mescolano fiori e colori diversi.

  • Mai recapitare fiori bianchi a una donna matura, sono il simbolo della giovinezza.

  • Ricordarsi di scrivere un biglietto, i fiori appassiranno, la dedica resterà.

  • Attenzione al profumo, soprattutto se non si conosce bene la persona, è meglio regalare fiori poco profumati.

  • Regalare fiori sintetici è vietato dalla legge o dovrebbe esserlo!