L’improvvido sms di Napoli: Di Lello: «Assolutamente contrario all’iniziativa» - Le Cronache
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L’improvvido sms di Napoli: Di Lello: «Assolutamente contrario all’iniziativa»

L’improvvido sms di Napoli: Di Lello: «Assolutamente contrario all’iniziativa»

di Marta Naddei Tutti contrari e contrariati. Tutto meno che uno. L’iniziativa del sindaco facente funzioni di Salerno Vincenzo Napoli ha fatto storcere il naso un po’ a tutto il mondo del centrosinistra campano, sia dentro che fuori dal Partito democratico. Il messaggio inviato alle truppe democrat – ciome anticipato ieri da “Le Cronache” – per invitare extracomunitari e sedicenni a recarsi alle urne delle primarie il prossimo primo marzo ha scosso l’ambiente. Il caso delle primarie liguri, con la furia di Sergio Cofferati, ed il suo addio al partito, e il via vai di cittadini marocchini dai seggi allestiti dal Pd, è ancora bene impresso nelle menti degli italiani. Ne fa una questione di principio, ad esempio, uno dei cinque candidati alle primarie di centrosinistra, Marco Di Lello, intervenuto ieri mattina ai microfoni della trasmissione “Socrate al caffè” di Radio Castelluccio. L’esponente del Psi ed ex assessore della giunta Bassolino, infatti, «si dice assolutamente contrario all’iniziativa», perché «non ha senso che chi non può votare alle vere elezioni possa perà determinare la scelta del candidato governatore». Tralasciando anche un aspetto tecnico (i termini per l’iscrizione di extracomunitari e minorenni sarebbero, infatti, già scaduti), Di Lello sostiene che «se dovesse corrispondere a verità, sarebbe stato alquanto improvvido da parte del sindaco facente funzioni prendere una simile iniziativa». Fuori dal centrosinistra è il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gennaro Nocera a bollare negativamente la questione: ««Il sindaco di Salerno, probabilmente pro De Luca, che come vuole buona regola comunista predica bene e razzola male, avrebbe inviato sms ai dirigenti e ai quadri del Pd salernitano perché reclutassero extracomunitari e 16enni da condurre alle urne delle primarie del 1 marzo. Il condizionale possiamo toglierlo perché chi oggi ne dà notizia, un quotidiano di Salerno, lo fa con credibilissima dovizia di particolari» – afferma in una nota. Difatti non ci aspettiamo una smentita, ma ci auguriamo un dietrofront qualora, e ci auguriamo anche questo, le primarie dovessero davvero tenersi». Campania, Gennaro Nocera. «Una sola considerazione – aggiunge Nocera – di carattere generale: le primarie, quando non regolate per legge, soprattutto in certi ambienti, servono al partito o allo schieramento che le organizzano solo a far parlare di sé sulla stampa. Nel caso del Pd, molto male», conclude il capogruppo forzista. Ma per i tanti che, anche in rete, hanno appreso con stupore la notizia, c’è chi difende l’operato del facente funzioni Napoli. Ed è, ovviamente, Nicola Landolfi, segretario del Pd salernitano il quale sostiene che «non vi è alcun imbarazzo del Pd per il messaggio di Enzo Napoli. Una non notizia che diventa notizia e rimbalza come se fosse uno scandalo lavorare per organizzare la partecipazione al voto – scrive in un post su Facebook – Può non piacere ai comunicatori, ma alle primarie del Pd possono partecipare anche gli stranieri che vivono in Italia e i sedicenni che aderiscono entro una determinata data. Può perfino non piacere a noi. Ma è così, si può fare. Non lo abbiamo ereditato da Ceausescu, non lo dobbiamo nascondere, lo dovete spiegare, solo spiegare bene, sennò sembra una cosa che non si può fare». Insomma, non ci sarebbe – dunque – nulla di irregolare. Probabilmente, anzi sicuramente è così. Regolare sì, normale un po’ meno dal momento che si tratterebbe di una semplice incetta di voti, non si sa quanto consapevole. Il tutto, sempre ammesso che domenica prossima le urne si spalanchino non solo per gli extracomunitari ma per tutto l’elettorato.