Anche l’ex ministro Carmelo Conte scende in campo, in occasione delle prossime elezioni regionali in programma il 20 e 21 settembre,a sostegno del candidato al consiglio regionale della Campania per il Pd Simone Valiante. Sostegno che abbraccia anche il figlio Federico, parlamentare di Liberi e Uguali. Una lunga lettera, quella scritta dall’ex ministro, indirizzata alla politica. “Cara politica,il prossimo 20 e 21 settembre i cittadini sono ad esprimere due voti: quello referendario per il quale il no tutela i diritti dei territori ad avere una adeguata rappresentanza parlamentare mentre il si tende a rafforzare il centralismo che garantisce i più forti ed emargina il Mezzogiorno; e quello regionale per il quale non è in discussione la conferma del presidente De Luca ma la tua mancanza”. Parole forti quelle scritte da Carmelo Conte che evidenzia l’assenza di una politica in grado di ascoltare le istanze dei cittadini e dare risposte concrete e immediate. “Da tempo non animi le scelte, non indichi scenari, sei diventato un ramo secco dei partiti e delle istituzioni, sei un’idea qualunque – ha scritto ancora Conte – Credo tu debba tornare a manifestarti, a dare una motivazione e un senso alla croce sui simboli, spingere i partiti ad andare oltre i loro angusti confini”. L’ex parlamentare rilancia dunque l’idea di suo figlio Federico circa la interazione democratica tra diversi, “un metodo che va in questa direzione, certamente a beneficio di Simone Valiante nell’immediato ma sarebbe un segnale di apertura e potrebbe segnare l’avvio di una nuova svolta per Salerno, per liberare il futuro”. Una Salerno, secondo Carmelo Conte, che renderebbe impossibile il possibile, “in un confronto storico tra cattolici e riformisti durato oltre un decennio che, ora, potrebbe rivestirsi ancora una volta di te, cara Politica e dare, nel segno dei tempi correnti, voce alle nuove generazioni per contenere qualunquismo e populismo – ha detto ancora il già parlamentare – Cara politica ti scrivo perché è un processo che non riguarda le persone, e tanto meno me, ma te che sei, insieme, arte e cultura,
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