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Lettera al direttore: 24 maggio 1999 – 22 maggio 2022

Alle 8.23 del 24 maggio 1999 sbucò dalla galleria Santa Lucia, verso la stazione di Salerno, un treno in fiamme. Si trattava del treno 1681 proveniente da Piacenza.
Sono ancora davanti ai nostri occhi quelle immagini, le mamme che cercavano i figli, le notizie frammentarie, il fumo, la disperazione, le sirene.
Ciro, Peppe, Enzo e Simone erano su quel treno. Erano quattro ragazzi salernitani che erano andati ad assistere all’ultima partita di quello sciagurato campionato di Serie A, avevano un sogno, volevano che la loro squadra del cuore rimanesse in serie A. La gara finì in pareggio e decretò la retrocessione della Salernitana in serie B.
Le parole del tecnico Oddo in una recente intervista: “Alla penultima ricevemmo il Vicenza: Vannucchi segnò al 90′, esultai tantissimo perché ero convinto che avevamo praticamente raggiunto la salvezza. Nello spogliatoio leggemmo i risultati: il Perugia vinse a Udine, il Piacenza espugnò Parma, tutto rimase invariato e senza quella rete saremmo retrocessi matematicamente. Eravamo reduci dalla sconfitta di Cagliari, lì accaddero cose strane e che non mi sono riuscito a spiegare. A Piacenza, invece, capimmo subito che sarebbe stata dura vincere….e mi fermo qui!”. Ciro, Peppe, Enzo e Simone non sono ancora scesi da quel treno. Sarebbe importante spiegare ai calciatori ed all’allenatore della Salernitana che devono giocare anche per quei quattro ragazzi. La squadra deve sapere che abbiamo un conto in sospeso, ci sono quattro ragazzi salernitani che attendono giustizia. Solo con la salvezza potranno riposare in pace.Propongo che dopo la partita con l’Udinese tutta la squadra si deve recare in stazione per rendere omaggio a quei ragazzi, per consentirgli finalmente di scendere da quel treno e gioire tutti insieme perché la Salernitana si è salvata.
Corrado Ronga