Letta: «De Luca? Spero di incontrarlo in questi giorni» - Le Cronache
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Letta: «De Luca? Spero di incontrarlo in questi giorni»

Nonostante l’ultimo caffè, tra Letta e De Luca lo strappo sembra difficile da ricucire. «Spero di incontrarlo in questi giorni», l’unica e lapidaria dichiarazione sul primo cittadino, durante il suo tour salernitano .
Ieri, infatti, il capolista della Circoscrizione Campania 2 (Camera dei Deputati) ha fatto visita a Salerno, e, tra un appuntamento e l’altro, ha fatto tappa (o meglio break) a Vietri sul Mare.
Accolto dai Gd (i giovani democratici salernitani) al ristorante L’Argonauta di Marina di Vietri sul Mare, Letta, prima di raggiungere Confindustria, ha potuto non solo ammirare il paesaggio costiero ma anche la nostra cucina.
«Questo è stato praticamente il nostro quartier generale (riferendosi a Vietri sul Mare e fisicamente proprio al ristorante gestito da Cosmo Di Mauro)», ha detto il vicesegretario nazionale elogiando l’organizzazione messa su da Vincenzo Pedace, segretario provinciale dei Gd che praticamente ha curato l’agenda di Letta in provincia di Salerno ed in Campania.
E oltre all’intero gruppo dei Gd salernitani, ad accompagnare Letta c’erano Guglielmo Vaccaro ed Angelica Saggese. Due lettiani di ferro. L’uno che Letta definisce «emigrante prestato a Napoli» e l’altra che chiama «senatrice».
Ma tra un battuta e l’altra e tra un brindisi e l’altro, Enrico Letta non tralascia di toccare i temi portanti di questa campagna elettorale che si avvia alle battute finali.
La Campania terra fondamentale. «Un voto in più o in meno al Pd può fare la differenza – dice Letta – qui siamo in una Regione che può stabilire che vice e chi perde. La vittoria del Pd in Campania può far sì che il Partito democratico possa vincere senza condizionamenti e senza successivi ricatti».
Insomma un «buon risultato può garantire un governabilità stabile» per Letta che punta, insomma, ad escludere un possibile accordo post elettorale con Mario Monti.
Poi il caso Grillo. «Riempie le piazze? Pure noi. Questa cosa – prosegue Letta – inizia a darmi fastidio. Non è l’unico che riempie le piazze. Lo dimostreremo giovedì quando a Napoli piazza del Plebiscito sarà stracolma. Occorre chiarire che la partita si gioca tra Bersani e Berlusconi. Gli elettori devono capire questo schema: o scelgono Berlusconi o noi. Tutto il resto è contorno. Compresi i centristi, così come De Magistris ed Ingroia e compreso anche Grillo. Lui – continua – ha presa in un momento in cui si parla di scandali e tangenti. Ma la gente ignora anche i suoi difetti. Il primo tra tutti, quello di sottrarsi a qualsiasi confronto televisivo».
Ed infine Salerno. Per Letta ci sarà un risultato positivo, come prevede anche in tutta la Campania. Il vero test sarà per lui Piazza Plebiscito. «Per questo appuntamento – dice Letta – occorre la massima mobilitazione». Ma in questi giorni sarà qui, nel salernitano, toccando varie realtà. «Ci sono tanti temi da affrontare e sviluppare – dice – come quello della portualità, dell’aeroporto (questa mattina farà visita allo scalo di Pontecagnano), il turismo, il sistema agroalimentare. Argomenti importanti per questa terra che ha le potenzialità per essere una delle mete più attrattive del mondo».
E chissà se poi non ci sarà il tempo per un nuovo caffè con De Luca.

Lettiani battono Deluchiani quattro a due. La rabbia di De Luca probabilmente esploderà subito dopo l’apertura delle urne. Per ora s’accontenterà di ricevere Pierluigi Bersani a Palazzo di Città, giovedì, in un orario alquanto insolito: alle ore 14,30. Ma per ora De Luca sta zitto, chiuso proprio nelle sue stanze, a differenza di un’accesa campagna per le primarie, quando si sentiva il profumo di un ministero. Ed invece, dall’investitura di Bersani candidato premier, De Luca ha dovuto solo incassare colpi. Tra i primi, la rabbia dei napoletani (oramai quasi cronica), poi le liste con i «paracadutati» (riferendosi proprio a Letta e a Vaccaro) ed infine i mancati incontri con Bersani. Si dice che proprio De Luca volesse organizzare una manifestazione con il leader nazionale a Napoli. Ma dal capoluogo partenopeo sarebbe giunto il veto. Insomma una dietro l’altro, fino all’appuntamento con Bersani all’ora del caffè. Segno di una salita sempre più ripida per le regionali? Pare proprio di sì. A conti fatti, i lettiani batteranno quattro a due i deluchiani. Con Letta (che sarà lui stesso deputato) ci sono Vaccaro, Saggese ed anche Valiante. Con il sindaco salernitano, il suo fedelissimo Bonavitacola e in caso di vittoria al Senato Rossana Lamberti.