Le "rarities" di Antonio Baldino e Marco De Gennaro - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Le “rarities” di Antonio Baldino e Marco De Gennaro

Le “rarities” di Antonio Baldino e Marco De Gennaro

Questa sera dalle ore 20, il Dynamic trio inaugurerà la rassegna jazz del Rarity

Di OLGA CHIEFFI

Questa sera, a partire dalle ore 20, iniziano gli apericena in jazz al Rarity, che per la serata in blue ha scelto di affidare la pedana al Dynamic trio, composto da Marco De Gennaro al pianoforte, Francesco Galatro al contrabbasso, Stefano De Rosa alla batteria con special guest la tromba di Antonio Baldino. Percorsi diversi per i quattro musicisti tutti artisti profondamente coinvolti nello sviluppo di tutte le potenzialità dell’improvvisazione e dell’idioma jazzistico. Un trio capace di spaziare tra tutti gli aspetti di questa musica, da un avanzato cromatismo, all’esplorazione delle pieghe più liriche delle ballads, il tutto affrontato con uno spirito inflessibilmente progressista. Il pianoforte di Marco De Gennaro non ricorrerà a sotterfugi particolari, restando fedele ad una sana, schietta, onesta, moderna tradizione, a cui si può arrivare unicamente avendo tutte le carte in regola e giocandole con trasparente sincerità ed ironia. De Gennaro si farà apprezzare per il suo pianismo agile, duttile nell’enunciazione stilistica, ora peculiarmente ispirato a fraseggi sassofonistici, ora rarefatto e soffuso per l’esecuzione delle ballads, lasciando emergere una particolare poliedricità, implacabilmente personalizzata da un’originalità definita in ogni dettaglio, che tende ad evidenziarsi nella scansione del fraseggio, nella ricercata preziosità armonica del tocco, che ha pochi eguali. Alle sue spalle una sezione ritmica di rara eleganza che non si lascia irretire dalle sirene del tecnicismo: il basso amico di Francesco Galatro si dimostrerà solido come una roccia, nel pieno delle proprie facoltà espressive, profondo e affascinante, la batteria di Stefano De Rosa, risulterà l’ossatura sicura di ogni brano, andando a completare un insieme perfetto, per la presentazione di alcuni brani firmati dallo stesso Pianista, tra cui Put here o Notte a Salerno, fino ad Hello Joshua. Special guest della serata la tromba di Antonio Baldino, direttamente dalla big band di Paolo Belli sinuosa, rapida, dalle tinte più fresche, unitamente al suono caldo e avvolgente del flicorno soprano su cover quali “A weaver of a dream” di Victor Young o “Seven Days” di Sting. Quinto componente sarà il divertimento, l’ironia che ammanterà sia l’aspetto tematico che le fasi “libere”, soprattutto quando il gioco improvvisativo diverrà multiplo, scambievole, incrociato.