Le due sfide di Santoro: scuola politica e regionali - Le Cronache
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Le due sfide di Santoro: scuola politica e regionali

Le due sfide di Santoro: scuola politica e regionali

di Adriano Rescigno

Dante Santoro, consigliere comunale di Salerno e consigliere provinciale, associazionismo, vicinanza ai cittadini, amore per la politica ed uno sguardo alle regionali. Al via oggi anche il suo corso di formazione e attivismo per i consiglieri comunali, che avvicina eletti ed elettori alle vere istanze del territorio, come lo stesso Santoro dice: “Mai più gente usata come numero ma cittadini formati” e poi l’essere vicino a De Magistris e non per ultimo: “Il prossimo Consiglio comunale deve essere giovane e preparato, preparato a governare una grande città come Salerno e pronto ad affrontare le cambiali che erediteremo da gestioni sciagurate della città”.

Come si e’ avvicinato alla politica ?

“Ho sempre visto la politica come uno strumento per migliorare le cose, per realizzare idee e per trasformare ciò che ti circonda, in questo senso penso di fare politica da quando a 16 anni da rappresentante del Liceo Tasso organizzavo assemblee tematiche, se occorreva cortei e fondavo la prima web tv studentesca d’Italia al mio primo anno di Giurisprudenza. Peccato che per molti la politica invece sia solo un fine personale da perseguire, il primo cambio di mentalità deve avvenire proprio nel concetto di politica che si è diffuso nell’immaginario collettivo ed in chi la fa”. Domani lancia il primo corso di formazione e attivismo per consiglieri comunali. A cosa puo’ servire una scuola di formazione all’attivita’ di consigliere? “I partiti sono intasati da faccendieri, figli e parenti, per questo hanno allontanato cittadini ed amministratori che vogliono impegnarsi in politica per parlare della propria idea di città e migliorarla. Allora ho deciso di lanciare il “I Corso di attivismo e formazione per consiglieri comunali”. Immaginiamo Salerno come cambierebbe se avessimo le migliori menti e competenze a decidere per il futuro della nostra città. L’anno prossimo voglio un Consiglio comunale così”.

Quindi a chi e’ rivolto il corso?

“Il corso è rivolto sia ai cittadini, interessati a candidarsi ai Consigli comunali dei rispettivi Comuni, che agli amministratori dei Comuni dei nostri territori che voglio approfondire tematiche, aspetti tecnici e condividere idee e buone pratiche. Primi relatori saranno il docente di Diritto Pubblico Marco Galdi, già sindaco di Cava dé Tirreni, e l’avvocato Antonio Cremone, già docente di Governo e amministrazione delle autonomie. A breve il calendario di appuntamenti ed incontri. Formiamo la classe dirigente di domani, così daremo un futuro migliore alle nostre terre”.

Come immagini il consiglio comunale di Salerno tra un anno?

“Lo immagino pieno di gente nuova, competente e formata. Con il nostro corso proponiamo un cambio di mentalità, mai più gente usata come un numero prima delle elezioni ma cittadini formati, che condividono un’idea di città e pronti per governare i processi di cambiamento ed affrontare le cambiali che erediteremo dalla politica sciagurata del passato”

Consigliere comunale da tre anni e consigliere provinciale da un anno, ha fatto un primo bilancio a fine anno con il suo evento “1 anno tutto d’un fiato”. Quale iniziativa l’ha resa piu’ fiero ?

“Ricordando che sono all’opposizione di questo triste sistema politico che ci governa, abbiamo realizzato centinaia di iniziative e progetti a costo zero per i cittadini che sono un miracolo organizzativo vista la ricaduta che stanno avendo per la collettività: dall’ app fiato sul collo che, scaricabile gratuitamente sui cellulari, azzera le distanze con le istituzioni permettendo di inviare in 10 secondi foto e segnalazioni di disservizi agli uffici competenti, alla Casa della Salute con decine di medici volontari con cui abbiamo erogato più di mille visite gratuite, ricordando il progetto “Piazze del Cuore”con cui ormai abbiamo reso i principali quartieri di Salerno cardioprotetti. Ricordiamo poi che abbiamo fatto istituire la materia di “Storia salernitana” nelle scuole ed abbiamo fatto visitare Comune, Provincia e luoghi simbolo a più di tremila studenti in tre anni. Da consigliere provinciale con il progetto di valorizzazione della Provincia d’Amare abbiamo visitato più di cento comuni e messo in rete centinaia di associazioni ed energie positive delle nostre terre. La più grande soddisfazione è che stiamo dettando un’idea di città e coinvolgendo migliaia di cittadini ed anime sane della città e della provincia, “Fiato sul Collo” ormai è un mantra per chi esige il rispetto dei diritti e non vuole elemosinarli, tra gli interventi sono orgoglioso del restyling iniziato dopo decenni al Porticciolo, della pulizia continua delle spiagge con i cittadini e delle 500 missioni compiute finora” Adesso per le regionali cosa fara’? “Ormai abbiamo messo in moto un vero e proprio movimento del cambiamento con centinaia di cittadini, attivisti ed amministratori illuminati che chiedono di portare questa verve e queste istanze anche in un Ente che decide la vita di milioni di cittadini ed il futuro di interi territori. Per questo ho dato la mia disponibiltià ad essere candidato alla Regione, continuando un percorso civico, mettendo al centro le vere priorità della gente e proposte concrete”.

E per quanto concerne le tematiche della regione ?

“Immagino serva un cambiamento radicale nell’organizzazione della sanità pubblica, basta il metodo di selezione dettato da chi fa i comitati elettorali a questo o quel politico, i medici devono fare i medici ed i primari devono essere quelli più bravi a salvare la vita della gente e non i leccapiedi o portavoti di questo o quel politico, come spesso avviene. Siamo la prima Regione d’Italia per morti evitabili, bisogna assolutamente invertire questo dato drammatico. La gestione dei fondi regionali, deve essere anche qui applicato un metodo meritocratico, i fondi vanno destinati a progetti ed idee che arricchiscano davvero il territorio e non che ingrassino le casse solo di questa o quella schiera di supporter politici. Serve altro anche per i trasporti, una maggiore integrazione con le Università ed i giovani del territorio, un grande piano per arginare il dramma della fuga di cervelli. Sto pensando ad una grande iniziativa per far tornare le “genialità” e le menti eccellenti campane, fuggite a fare fortuna altrove per assenza di opportunità e di meritocrazia. Inoltre dobbiamo fare una battaglia vera sui temi ambientali, si deve fare un piano gigantesco di bonifiche, istituire registri dei tumori e capire perchè così tanti campani si ammalino. E’ un dramma su cui urge un cambio di marcia rispetto alle politiche di questi anni”.

Lei ha rapporti stretti con Luigi De Magistris, che di recente ha espresso favore per il nome di Costa come candidato governatore. Cosa ne pensa ?

“Il ministro all’ambiente Costa ha dimostrato che può essere un uomo importante per la Campania, già nel suo percorso di vita lavorativa , quando da generale si distingueva per la sensibilità e l’impegno messo nel combattere il dramma della Terra dei Fuochi. Penso che possa essere un ottimo governatore di questa Regione, se decidesse di scendere in campo sarebbe una buona notizia per i campani”.