L’avvocato Rosaria Striano: “Fornelle diventino simbolo della città, attraverso valorizzazione dei prodotti” - Le Cronache
Attualità Politica

L’avvocato Rosaria Striano: “Fornelle diventino simbolo della città, attraverso valorizzazione dei prodotti”

L’avvocato Rosaria Striano: “Fornelle diventino simbolo della città, attraverso valorizzazione dei prodotti”

di Erika Noschese

Ripristino delle botteghe, tour dedicati, info point per turisti dislocati, maggiore attenzione ai diversamente abili, agli anziani e fragili. Sono questi alcuni dei punti principali del programma elettorale di Rosaria Striano, l’avvocato candidata al consiglio comunale di Salerno, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli, con la civica Campania Libera.
Avvocato, candidata al consiglio comunale di Salerno a sostegno del sindaco del sindaco uscente Vincenzo Napoli con la civica Campania Libera…
“Sì, ho scelto di candidarmi perché sono sempre stata un’attivista, fin dalle scuole superiori ma soprattutto per dare voce all’impatto sociale; io ho un’associazione Lumina, mi occupo della diversità abilità sotto tanti punti di vista mentre nel mio quotidiano sono avvocato, con un’attenzione particolare ai disagi: mi occupo del diritto “buono”, di responsabilità medica e sono sempre accanto al dolore. In questi futuri cinque anni, c’è bisogno di professionalità al consiglio comunale e competenza settorializzata. La mia persona si occupa sia del sociale, con la mia associazione gestita in toto con le risorse del mio ufficio legale perché è una passione che condiviso, così come lo è la politica che secondo me dovrebbe camminare parallela ad un’azione propria, data da una settorialità del proprio lavoro. Il dinamismo delle idee e delle proposte credo possa favorire anche la città di Salerno”.
Quali sono i punti principali del suo programma elettorale?
“I punti principali del mio programma sono: riapertura degli oratori con una riprogrammazione, un patto nuovo e diverso tra i cittadini, il Comune, i parroci e la curia; riapertura di questi spazi che, negli anni, hanno dimostrato che sono luogo di crescita culturale, aggregazione e sviluppo di una socialità diversa. Io, prima di decidere di candidarmi, mi sono interfacciata con tante persone che mi hanno chiesto delle cose e ho deciso di dar voce a queste persone che spesso sono ignorate. Tutti parlano di Salerno come una città sporca, effettivamente si può fare di più, a partire dalle piccole cose e con pochi capitoli di spesa: pulizia delle aiuole e delle strade, con un’attenzione ai bisogni degli animali perché raccogliere i loro escrementi è un atto di rispetto verso sé stessi e il prossimo; un’attenzione ai diversamente abili e non vedenti. Tra le mie proposte, contenitori piccoli per la raccolta di deiezioni canine, promuovere un’attenzione alla popolazione, favorendo progetti di accoglienza all’interno delle scuole per la riqualificazione delle aiuole e dei giardini perché, è vero, Salerno è piena di feci. Altro progetto riguarda i centri storici: il nostro va qualificato, renderlo caratterizzabile attraverso progetti interni a Luci d’Artista che andrebbero a coinvolgere via Portacatena, una strada dimenticata; le luci si bloccano al centro e molti commercianti di via Portacatena lamentano la totale assenza di luminarie, dimenticando la chiesa dell’Annunziata e l’ascensore dei Giardini della Minerva. Altro punto è l’installazione di info point, lungo il percorso di via Portacatena che indicherà non solo le Luci d’artista, attraverso il loro racconto ma soprattutto le nostre bellezze. Rione caratteristico della nostra città è le Fornelle: io penso di effettuare un progetto, a bassissimo costo, dove le donne possono occuparsi di cucina tipica, localizzando la piazza, attraverso anche la street art di Alfonso Gatto, con Gusta Salerno, promuovendo stand culinari e manifestazioni di giocolieri o cantastorie per raccontare la nostra salernitanità. Un ritorno alle origini, con ricette tramandate da madre in figlia per riscoprire la Salerno dei piccoli quartieri. Altra proposta che mi è stata avanzata è il ripristino di tante zone, quali il parco della Mennolella, i giardinetti nei pressi della strada che collega il Genovesi; far rivivere i quartieri perché negli anni si è persa questa abitudine. L’obiettivo è ripristinare le zone di quartiere, allocando – soprattutto nelle zone alte – piccoli spazi per i pet e i bambini. Poi, altro punto – per me il più importante – è la mobilità adeguata: il covid ha attenzionato i bisogni degli anziani, degli over 70 e diversamente abili i quali possono muoversi solo se accompagnati. La mia azione è rivolta a queste persone che hanno il diritto di avere una loro socialità, attraverso mini van per otto persone e ticket mensili per raggiungere qualsiasi luogo senza pesare sull’organizzazione familiare, raggiungendo anche le zone alte della città. La mia attenzione è rivolta anche al quartiere di Mariconda dove prima c’era un attivismo fervido, dato dal parroco di zona; questo permette di avere luoghi sani, soprattutto per i ragazzi che possono ritrovarsi e coltivare le loro relazioni sociali all’interno di luoghi sociali. Un patto tra Comune e comunità perché per me Salerno è una popolazione, i cittadini devono condividerla e poterla vivere”.
Secondo lei, da dove dovrebbe ripartire la città post voto?
“Un’attenzione alla viabilità, un ritorno alla vita attraverso una socialità diversa; l’amministrazione dovrà porsi degli interrogativi e risolverli, anche attraverso centri culturalmente avanzati; una corretta segnaletica; attenzione al ripristino delle strade; luoghi di incontro; incentivazione culturale per permettere ai giovani di sperimentare, attraverso un polo di associazioni. Non solo grandi opere ma piccole realtà con un’attenzione alle zone che rispecchino i bisogni dei bambini, degli anziani e la diversa abilità per far sì che Salerno sia città attrattiva per il turista e vivibile per la popolazione”.
Appello al voto: perché i cittadini dovrebbero votare lei e il sindaco Napoli?
“La continuità con Napoli perché penso che Salerno sia migliorata negli anni. Ora, serve un progetto per poter vedere la realizzazione di progetti ancora oggi in corso, non possiamo interrompere una continuità in itinere. Il sindaco Napoli è un ottimo professionista e gestore del bene comune e penso sia una scelta naturale da parte del salernitano scegliere la continuità perché tanto è stato fatto, tanto si farà e tanto si dovrà fare. Molti della maggioranza sono dirottati altrove, erano solo un intralcio. Votare me? Non lo posso dire io, posso assicurare l’impegno e la dedizione nel mio lavoro e le mie passioni, a partire dalla tutela dei fragili”.